Le emissioni di gas serra hanno raggiunto nel 2013 livelli record nell’atmosfera e negli oceani. Lo riferisce l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), agenzia delle Nazioni Unite, spiegando che si è registrato il maggior incremento di CO2 dal 1984. Secondo i valori riportati dal bollettino, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è arrivata alla soglia di 396 ppm, che corrispondono al 142% rispetto al livello preindustriale, mentre metano e ossido di azoto sono rispettivamente il 253 e il 121% rispetto ai livelli prima del 1750. Per effetto dei gas serra, la capacità della Terra di trattenere la radiazione solare invece di disperderla nello spazio è aumentata del 34% rispetto al 1990. Sempre secondo il bollettino dell’organizzazione delle Nazioni Unite, deforestazione e acidificazione degli oceani stanno limitando la capacità della biosfera di reagire alle emissioni umane.
In altre parole, il recente aumento deil 2% delle emissioni dovute ai combustibili fossili non è sufficiente a spiegare il record raggiunto, mentre studi preliminari ancora non confermati indicano che potrebbe essere diminuita la capacità della biosfera, che normalmente assorbe il 55% delle emissioni di CO2, di rimediare ai danni dei combustibili. La capacità degli oceani di assorbire il gas, ad esempio, è ora il 70% rispetto all’epoca preindustriale, e si rischia di perderne un altro 20% entro la fine del secolo. Gli oceani, spiega il rapporto, al momento assorbono 4 chilogrammi di CO2 per persona al giorno. Il tasso di acidificazione osservato, che è un effetto dell’aumento del livello di anidride carbonica nell’atmosferica e che a sua volta diminuisce la capacità di assorbimento, è però il più alto mai visto negli ultimi 300 milioni di anni. “Sappiamo con certezza che il clima è in procinto di cambiare a causa dell’uomo – spiega il segretario generale dell’Omm Michel Jarraud – e che i fenomeni meteorologici stanno diventando sempre più estremi a causa delle nostre attività”.