Cronaca

Brindisi, ex sindaco contro le giornaliste: “Sono più brave di bocca che di mano”

Giovanni Antonino si è scagliato contro le croniste della stampa locale, "colpevoli" di aver dato la notizia di un'indagine della Procura sul business del fotovoltaico che coinvolgerebbe anche l'ex primo cittadino, accusato di associazione a delinquere e riciclaggio. Proteste dell'Ordine dei giornalisti della Puglia e dell'Assostampa

“L’informazione locale in mano alle donne. Alcune dimostrano di saper usare meglio la bocca che la mano…”. È il commento postato su Facebook dall’ex sindaco di Brindisi, Giovanni Antonino, dopo la pubblicazione sulla stampa locale della notizia di un’inchiesta aperta dalla procura che coinvolge proprio l’ex primo cittadino, sua figlia Giorgia e diversi altri indagati. Le ipotesi di reato formulate dai pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Marco D’Agostino in un fascicolo che, secondo le poche notizie trapelate riguarderebbe il business del fotovoltaico, sono di associazione a delinquere e riciclaggio. Per Antonini, che in passato ha già patteggiato una pena a tre anni per aver intascato tangenti, è stato più offensivo scoprire che a dare la notizia siano state anche delle donne. La polemica dopo la pubblicazione del suo commento sul social network è divamapata immediatamente e l’ex sindaco di Brindisi ha tentato maldestramente di ridimensionare la vicenda.

“Quanti equivoci su questo post – ha infatti scritto sul social network qualche ora più tardi – intendevo semplicemente dire che le giornaliste televisive, che fino a prova contraria usano la bocca, e che imperversano sui teleschermi, sono più brave di quelle che invece scrivono sulla carta stampata, visto il poco spazio di cui dispongono”. Non solo. l’indagato Antonini per i quale nei giorni scorsi la procura ha chiesto una proroga delle indagini, è anche apparso vagamente stupiro: “Qualcuno ha potuto veramente pensare che mi fossi lasciato andare a commenti volgari?” ha chiesto sempre attraverso il socil network per poi concludere affermando che “Che poi spesso non condivida quanto si scrive su di me, magari frutto di scarsa informazione, di deboli cognizioni giuridiche o di poco approfondimento è tutta un’altra storia”.

Niente scuse, insomma e le scarne giustificazioni naturalmente non sono state sufficienti a chiudere la vicenda. Anzi. Qualche ora dopo sono intervenuti anche l’ordine dei giornalisti della Puglia e l’Assostampa. “Condanniamo i volgari apprezzamenti nei confronti delle giornaliste di Brindisi, pubblicati dall’ex sindaco della città, Giovanni Antonino, sulla sua pagina Facebook- hanno scritto in una nota congiunta ordine e sindacato dei giornalisti pugliesi – il signor Antonino potrà pure non aver gradito la pubblicazione di notizie su un’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto, ma deve farsene una ragione”. Inoltre ordine dei giornalisti e Assostampa hanno aggiunto che “le colleghe che si sono occupate del caso hanno fatto soltanto il loro dovere, ossia informare i cittadini che hanno il diritto di conoscere tutto quello che riguarda i loro amministratori” mentre “I commenti pubblicati dall’ex sindaco – si legge ancora nella nota inviata alla stampa – offendono pesantemente le colleghe di Brindisi, cui va la solidarietà dell’Ordine e del sindacato dei giornalisti pugliesi, ma soprattutto qualificano l’autore, dal quale ci si aspetterebbe un opportuno ravvedimento”.