“La nomina del sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini tra gli 8 componenti laici del Consiglio superiore della magistratura va bene, perchè è una persona di indiscusso valore e credo che nessuno possa metterlo in discussione. Ma sono state prese anche delle decisioni difficili da condividere, tipo l’esclusione di Massimo Brutti che aveva raccolto molte adesioni. La nomina, invece, dei due membri della Corte Costituzionale sta diventando una telenovela infinita“. Giuseppe Civati, deputato del Pd, fa il punto sulla vicende delle nomine e sulla prolungata serie di fumate nere per l’elezione proprio sui due nomi per la Corte Costituzionale. “Mi sembra che Forza Italia – spiega – stia votando un candidato diverso da quello che avevano indicato (Antonio Catricalà, ndr). Non so se si tratti di un altro ‘Patto del Nazareno’ o di un ‘pattino‘. Comunque questo patto non è venuto bene”. Chiara la strada da seguire per Civati. “La votazione si dovrebbe sospendere e trovare altre soluzioni più rappresentative, come nominare persone fuori dalla politica, visto che c’è già molta carne al fuoco con una riforma controversa della Costituzione controversa”. E, alla domanda se la riforma della Giustizia e le nomine alla Corte Costituzionale siano nel Patto del Nazareno, Civati risponde: “Direi di sì. Non si possono fare le riforme senza avere un sentire comune anche sulla Giustizia” di Manolo Lanaro