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Oscar Pistorius, rinviata la sentenza. Giudice: “Non è omicidio volontario”

Attesa per la sentenza sull'atleta paralimpico sudafricano che la sera di San Valentino 2013 sparò alla modella Reeva Steenkamp nella sua villa di Pretoria. Il 27enne rischia l'ergastolo

Oscar Pistorius non colpevole di omicidio volontario. Il giudice monocratico Thokozile Masipa, mentre leggeva la sentenza, ha detto che non esistono prove a sufficienza per affermare che l’atleta abbia volontariamente ucciso la fidanzata, Reeva Steenkamp. Il giudice ha anche aggiunto, prima di rinviare la decisione a domani, che “una persona ragionevole non avrebbe sparato 4 colpi dentro il box del bagno”, facendo ipotizzare, così, per una condanna per omicidio colposo, come riporta la Bbc

L’atleta 27enne è entrato nell’aula di Pretoria senza dire una parola ai giornalisti che lo attendevano, pallido in volto. E durante la lettura del verdetto ha pianto. Sono quattro gli scenari che Pistorius ha davanti a sé. Potrebbe arrivare una condanna per omicidio omicidio colposo, la tesi della difesa, che il giudice ha definito “non da escludere” durante la lettura delle motivazioni. “Se così fosse – spiega l’avvocato Michael Motsoeneng alla Bbc online – la pena potrebbe essere inferiore ai 10  anni

La notte del 14 febbraio 2013, la modella 29enne venne colpita a morte da quattro proiettili sparati da Pistorius nella sua villa. Fu lo stesso atleta a chiamare la polizia, che quando arrivò trovò la ragazza morta in bagno. Pistorius dichiarò che si trattò di incidente: stava dormendo quando sentì Reeva urlare. Pensò che ci fossero i ladri. Si alzò dal letto ed andò in bagno. Ma la porta era chiusa, e lui, impaurito, fece fuoco.

L’accusa sostiene che si trattò invece di omicidio premeditato. Pistorius e Reeva quella sera di San Valentino avevano litigato. Una lite confermata dai vicini di casa che sentirono le urla prima di quei quattro colpi di pistola.