Nel 2013 In Italia sono stati 110mila i giovani fra i 18 e i 24 anni che si sono fermati alla terza media e oggi fuori da qualsiasi altro percorso formativo. E’ il dato presentato da ‘Save the Children‘ nel programma ‘Fuoriclasse’ per il contrasto alla dispersione scolastica, avviato nel 2012 a Napoli, Scalea e Crotone, presentato nella sala polifunzionale del Consiglio dei Ministri a Roma. I dati, sottolinea l’associazione, risultano di 7 punti sopra l’obiettivo Ue del 10% e che nel Sud Italia sale fino al 19,4% con un picco del 22,2% in Campania. “Sono numeri allarmanti, l’Italia è il fanalino di coda dell’europa, ma il disagio scolastico, che può culminare nell’abbandono della scuola, si può battere, come dimostrano i risultati del nostro progetto”, afferma Raffaella Milano, Direttrice programmi Italia – Europa. “Il programma contro la dispersione scolastica è stato valutato dalla Fondazione Giovanni Agnelli che ha confrontato i risultati ottenuti con i 750 bambini e adolescenti direttamente coinvolti nelle attività di Fuoriclasse. La comparazione ha rivelato che: gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono quasi dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici e si sono anche sensibilmente contratte le assenze, raggiungendo un maggior coinvolgimento anche dei genitori nell’attività scolastica dei propri figli”. Tra i pregi di ‘Fuoriclasse’, anche la sua replicabilità anche su vasta scala, laddove il problema si presenta più acuto – afferma Valerio Neri, Direttore generale di Save the Children Italia – Dallo Stato Italiano non abbiamo ricevuto nessun finanziamento perché sappiamo che non ci sono risorse in questo momento, ma siamo noi che speriamo sia venuto il loro momento: il governo faccia propria questo progetto e lo estenda a tutte le altre scuole d’Italia per sconfiggere uno dei cancri più odiosi del nostro Paese” di Manolo Lanaro