A Modena l’oro nero non puzza, non è un liquame viscido e soprattutto non è causa di guerre in Medio Oriente: il petrolio emiliano è naturalmente l’aceto balsamico, condimento nobile e prezioso che sia in Italia che all’estero conta milioni di estimatori, tanto da piazzarsi anche quest’anno al primo posto dei prodotti agroalimentari nostrani più esportati.
Una vera e propria eccellenza del Made in Italy non poteva non avere il suo evento dedicato: è Acetaie Aperte, che anche quest’anno torna a Modena sabato 26 e domenica 27 settembre con due giorni tutti da assaporare tra cultura, gusto e spiritualità. La manifestazione, organizzato dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con il patrocinio del Comune, vuole valorizzare e promuovere i due rinomati aceti balsamici modenesi, avvicinando le persone a un territorio fatto non solo di prodotti e materie prime, ma anche di cittadini, cultura, tradizioni, umanità.
Il week end di festeggiamenti e iniziative si apre alle 18.30 in piazza XX Settembre con un’originale anticipazione, il talk show dal titolo Cibo, Filosofia e Spiritualità: gustare in tutti i sensi con lo chef Carlo Alberto Borsarini, il filosofo Tullio Gregory e la proiezione del documentario Il cibo dell’anima commentato in diretta dal regista Piero Cannizzaro; in più si parlerà di Mangiare: un esercizio spirituale con il padre gesuita Jean Paul Hernandez, responsabile della cappella universitaria dell’Università La Sapienza di Roma. Al termine dell’incontro si passerà dalle parole ai fatti con un “aperitivo balsamico” che lascerà tutti senza parole: un assaggio di prodotti DOP e IGP modenesi accompagnato da intrattenimento musicale. Ma tutto ciò sarà appunto “solo” una preview. Il fine settimana culminerà infatti domenica con la giornata di Acetaie Aperte vera e propria: 39 acetaie del territorio apriranno le proprie porte e accoglieranno i visitatori, svelando i loro segreti e mostrando tutta la loro cura per la tradizione gastronomica italiana.
Decine le iniziative pensate dalle singole acetaie, in accompagnamento alle consuete degustazioni: dall’esposizione di auto d’epoca – a evocare l’amore di Modena per i motori – a concerti di musica classica, passando per show cooking e visite guidate negli ambienti di lavorazione. Ma anche minicorsi di degustazione a cura di “Parmigiano Reggiano Export Malandrone 1477”, per imparare ad abbinare alla perfezione l’aceto balsamico con altri cibi DOP locali.
di Stefano Padoan