Dovrebbe essere commercializzato entro il 2018 e prodotto in 120 mila unità all'anno. Il nome in codice del progetto è C240, con il quale l'azienda di Dearborn cercherà di contendere la fascia di mercato della Prius
Il mercato dell’ibrido fa gola, e questa fetta di mercato deve ancora essere spartita tra le più grandi case automobilistiche mondiali. Per ora si sta mangiando tutto la Toyota, che ha vinto la scommessa fatta con la Prius, di fatto l’auto ibrida più conosciuta al mondo. Il gruppo giapponese, però, farà bene a guardarsi le spalle, perché i concorrenti stanno lavorando per entrare nella fascia di mercato della Prius. Su tutti, chi ha già iniziato a lavorare su questo piano è la Ford.
L’azienda di Dearborn dovrebbe lanciare la nuova auto entro il 2018 e sarà qualcosa di completamente nuovo. Secondo quanto emerso, infatti, si tratterà di un veicolo disegnato appositamente per essere lanciato sul mercato nella sola versione ibrida, e prodotto in 120 mila unità all’anno. Ford dovrebbe utilizzare le tecnologie già presenti sulle auto ora in commercio, dai motori alle batterie, con delle modifiche sostanziali per migliorarne l’efficienza. Il nome in codice di questo progetto è C240, e anche se l’azienda tace, e il portavoce Chris Preuss ha detto che la politica è di non commentare le speculazioni sui nuovi prodotti, sembra che la Casa dell’Ovale sia a buon punto con questa sperimentazione.
La piattaforma sulla quale sarà costruita la nuova ibrida è la C2, che sarà alla base anche delle nuove generazioni di Focus ed Escape. Il nuovo piano di investimenti di Ford sta andando incontro alle sempre più severe leggi di Nord America, Europa e Asia per quanto riguarda le emissioni e l’efficienza delle automobili. Una mossa quasi obbligata, anche se per le ibride il periodo non è dei migliori. Anzitutto, fino a oggi la Toyota Prius si è dimostrata una mosca bianca in una fascia di mercato molto difficile. L’ibrida giapponese, lanciata nel 2000, è arrivata alla terza generazione, e non ha rivali nelle vendite.
Ci ha provato Honda a metterle i bastoni tra le ruote, ma senza ottenere risultati. L’azienda di Tokyo ha commercializzato la Insight nel 1999, alcuni mesi prima che la Toyota lanciasse la Prius. Il primato, però, non ha funzionato, e dopo 15 anni in sordina, Honda ha deciso di fermare le catene di montaggio di questo modello, di cui molti si sono ormai dimenticati. In effetti, Prius e Insight sono due automobili molto simili, soprattutto nell’estetica. Non c’era spazio per entrambe nel mercato, e così Honda ha annunciato che in futuro saranno lanciati nuovi modelli, nel tentativo di intercettare più clienti.
E se Honda ha fatto un passo indietro e pensa a una nuova strategia, anche le altre Case che investono sull’ibrido non possono che guardare al futuro come a un grande punto di domanda. Il mercato di queste auto non è stabile, e anche la Prius ha sentito un po’ la crisi. Nei primi sette mesi del 2014, sul mercato di riferimento americano, ha segnato una flessione dell’11% – con 127.776 unità consegnate – rispetto all’anno precedente. Dati che comunque non sono paragonabili a quelli delle altre case. E anche l’analisi delle vendite sta facendo accelerare Ford per diventare un competitor di livello sul mercato delle ibride.
La cartina tornasole del mercato Usa dice all’azienda che un cambio di strategia è necessario. Le versioni ibride di C-Max e Fusion hanno visto un calo delle vendite rispettivamente del 29% e 24%. A questo punto le indiscrezioni sul progetto C240 vanno oltre i rumors. Dal 2018 la Casa dell’Ovale vuole essere in prima linea in un mercato che oggi ha poco appeal, ma domani sarà quello di riferimento.