I giudici hanno ordinato a Veronica Lario di rinunciare a 36 dei 108 milioni che il leader di Forza Italia le ha versato nei tre anni di separazione. L'ex first lady, come riporta Corriere della Sera, in questo modo riceverà un assegno mensile di due milioni di euro, uno in meno rispetto a quanto assegnato dal tribunale nella sentenza di primo grado sulla separazione, ma comunque 600mila euro in più dell’assegno deciso un anno fa dai giudici che hanno sciolto il matrimonio
Ogni tanto qualche giudice fa anche sorridere Silvio Berlusconi. La Corte d’appello di Milano ha ordinato all’ex moglie Veronica Lario di rinunciare a 36 dei 108 milioni che il leader di Forza Italia le ha versato nei tre anni di separazione. L’ex first lady, come riporta Corriere della Sera, in questo modo riceverà un assegno mensile di due milioni di euro, uno in meno rispetto a quanto assegnato dal tribunale nella sentenza di primo grado sulla separazione, ma comunque 600mila euro in più dell’assegno deciso un anno fa dai giudici del divorzio. La cui sentenza era stata emessa lo scorso febbraio. Il Tribunale di Monza, con una sentenza parziale, aveva sciolto il loro matrimonio durato poco più di 23 anni lasciando, però, ancora aperto il capitolo economico che vede i due ex coniugi battersi da tempo sul mantenimento.
Veronica, dopo inutili tentativi di accordo con l’ex marito, alla fine di dicembre del 2012 aveva ottenuto dai giudici milanesi tre milioni di euro, per mantenere il tenore di vita di sempre. Contro quella cifra l’ex presidente del Consiglio aveva fatto ricorso davanti alla Sezione famiglia della Corte d’Appello civile di Milano. Poi, la scorsa estate, Berlusconi aveva chiesto il divorzio a Monza, tribunale competente per Macherio. L’ex Cavaliere aveva ottenuto un notevole ridimensionamento dell’appannaggio mensile alla ex moglie, che era sceso a un milione e 400 mila euro al mese. Provvedimento contro cui Veronica Lario aveva fatto ricorso.
I giudici di appello si erano riservati di decidere su entrambi i procedimenti e avevano hanno sciolto il matrimonio civile del Cavaliere e di Veronica mettendo fine a una relazione cominciata oltre 30 anni. Una relazione nata nel 1980 e che dieci anni dopo l’allora sindaco di Milano, il socialista Paolo Pillitteri, suggellò con il matrimonio. Prima del matrimonio erano già nati i tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. La relazione cominciò a dare segni di stanchezza con la decisione dei due di vivere sotto tetti separati. Fino a quando lei, ai primi di maggio del 2009, annunciò di volersi separare. Annuncio preceduto da uno sfogo nel quale l’allora signora Berlusconi fece un pesante atto d’accusa sulle “veline” candidate dal marito alle elezioni europee, parlando di “ciarpame senza pudore“. L’ultima parola però potrebbe spettare alla Cassazione.