Il killer di camorra Giuseppe Setola, durante un’udienza per un processo per omicidio, ha annunciato di aver nominato due nuovi avvocati difensori: la penalista Angela Sala e Lucia Annibali, la professionista del foro di Pesaro fatta sfigurare con l’acido dall’ex fidanzato. Il legale però ha fatto sapere di aver rifiutato l’incarico. “Sono sorpresa, dal giorno dell’aggressione non ho ancora ripreso l’attività forense e peraltro non mi occupavo del processo penale ma del civile”, ha commentato la Annibali. “Una guasconata – commenta Francesco Coli, legale della donna – Lucia ha ricevuto la nomina a luglio ma ha subito rinunciato al mandato, facendo sapere che i suoi problemi di salute non le consentivano di assumere alcuna difesa”.
Setola, collegato in videoconferenza dal carcere di Opera a Milano, dov’è detenuto, aveva reso nota la sua decisione nel corso dell’udienza davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sull’omicidio di Davide Orabona, avvenuto nel 1998 perché legato al clan Tavoletta-Ucciero, in guerra fino al 2004 con la fazione Bidognetti. L’esponente dell’ala stragista del clan casertano ha revocato l’incarico al suo difensore Alberto Martucci. Il killer, inoltre, ha nuovamente chiesto alla presidente del Tribunale Maria Alaia una visita medica oltre alla possibilità di poter rendere dichiarazioni spontanee. Richieste che gli sono state rifiutate, visto che l’imputato, revocando l’incarico di Martucci, si trovava in quel momento senza alcun avvocato difensore.
Lucia Annibali, la sera del 17 aprile del 2013, rientrò in casa e venne sfigurata con l’acido da due sicari albanesi ingaggiati dall’ex fidanzato e collega Luca Varani che non accettava la fine della relazione. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo scorso 25 novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha conferito alla donna l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
A giorni la Annibali aspetta il dodicesimo intervento per la ricostruzione del viso devastato dall’acido. Nel frattempo, ha girato l’Italia per presentare il suo libro “Io ci sono”, scritto a quattro mani con la giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano. Varani, che lo scorso febbraio ha tentato di suicidarsi, è stato condannato con rito abbreviato a 20 anni di reclusione per tentato omicidio e stalking; a 14 anni di carcere, invece, i due albanesi, Altistin Precetaj e Rubin Talaban, autori materiali dell’aggressione.