Ma anno su anno le vendite all'estero sono salite dell'1,1% soprattutto grazie all'aumento dei flussi verso Stati Uniti, Repubblica ceca e Spagna. Saldo commerciale positivo per 6,9 miliardi contro i 6 miliardi di luglio 2013
Calo congiunturale per esportazioni e importazioni italiane nello scorso mese di luglio. Rispetto al mese precedente si rileva una diminuzione sia delle vendite all’estero, giù dell’1,6%, sia degli acquisti da oltrefrontiera, scesi del 2,5%. E’ quanto emerge dalle rilevazioni sul commercio estero diffuse dall’Istat, che registrano però, al contrario, un aumento su base annua dell’1,1% per le esportazioni. Quanto al saldo commerciale, in luglio è stato positivo per 6,9 miliardi, in ampliamento rispetto allo stesso mese del 2013 quando il saldo era stato di 6 miliardi. Si registra un avanzo sia con i paesi extra Ue (+3,5 miliardi) sia con quelli Ue (+3,3 miliardi). La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è attiva per 10,9 miliardi.
La diminuzione congiunturale dell’export è determinata principalmente dalla contrazione delle vendite verso i mercati Ue (-2,7%), cui si associa una contenuta flessione di quelle verso i paesi extra Ue (-0,3%). Il calo delle vendite all’estero è comune a tutti i principali raggruppamenti, ma è particolarmente intenso per i prodotti energetici (-6,7%). La flessione congiunturale degli acquisti dall’estero riguarda entrambe le aree con analoga intensità: -2,6% per i paesi extra Ue e -2,5% per quelli Ue. La diminuzione è estesa a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei prodotti energetici (+0,3%).
L’aumento anno su anno dell’export è sostenuto dalla crescita delle vendite verso Stati Uniti (+18,4%), Repubblica ceca (+16,4%), Spagna (+10,8%), Regno Unito e Romania (+7,8% entrambe). Rispetto al luglio 2013, invece, le importazioni sono calate dell’1,4% a causa della diminuzione degli acquisti da paesi Opec (-30,2%), Russia (-27,2%) e Paesi Bassi (-14,7%). Si segnala il notevole aumento degli acquisti dall’India (+30,7%).