“Non un referendum che sancisca l’indipendenza veneta, ma consultivo”, ha spiegato il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, in piazza Montecitorio al fianco di deputati e senatori veneti del Carroccio per chiedere che sia consentito al Veneto di esprimersi sul tema dell’indipendenza. “Non sono secessionista, ma federalista“, chiarisce Tosi a margine di un presidio volutamente organizzato nel giorno della vigilia del referendum scozzese. “Tifiamo per la libertà della Scozia”, spiegano i leghisti, che rivendicano le troppe tasse versate a Roma, “che non ritornano ai cittadini Veneti nemmeno sotto forma di servizi”. Quanto alla possibilità di modificare la Costituzione italiana in merito all’indipendenza di una regione, c’è ottimismo: “Non c’è parte della Carta che non sia possibile modificare”, spiega il deputato Matteo Bragantini, che ricorda il principio della “autodeterminazione dei popoli” di Manolo Lanaro
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