Il primo cittadino Marco Fabbri continua per la sua strada nonostante le critiche. Il blog di Beppe Grillo ha detto che i 5 Stelle non partecipano alla spartizione delle poltrone provinciali, ma i grillini a livello locale si schierano: "Scelta di responsabilità per il territorio"
Avanti con il “listone” per le elezioni provinciali a Ferrara. Nonostante la “scomunica” arrivata dall’intero gruppo M5S locale (il deputato Vittorio Ferraresi in testa, seguito dai consiglieri locali e dei comuni minori), il sindaco di Comacchio Marco Fabbri va avanti. Beppe Grillo sul blog è stato chiaro: “Il Movimento 5 stelle non partecipa alla spartizione delle poltrone in Provincia”. E così chi aveva un’idea diversa ha dovuto fare un passo indietro: uno fra tutti Federico Pizzarotti a Parma che ha dovuto rivedere in fretta la sua presa di posizione. Fabbri invece non accenna a cambiare la sua posizione. Contattato da ilfattoquotidiano.it non ha risposto. A difendere la scelta è stato invece il Movimento 5 stelle locale che con una nota ha risposto alle critiche.
Dall’inizio dell’estate i vari amministratori ferraesi stanno ragionando su una lista che raccolga le voci dei vari territori, piuttosto che le espressioni dei vari partiti. Da qui l’ipotesi, ormai realizzata, di una lista unica che raccogliesse elementi di tutti i partiti, tra cui il M5S che nella provincia estense esprime un solo sindaco. All’indomani delle dichiarazioni rese a ilfattoquotidiano.it da Fabbri (“Questa è la lista degli amministratori, fatta di persone che tutti i giorni lavorano nel territorio per i propri cittadini”, ecco sollevarsi l’indice del resto degli eletti grillini, con Ferraresi in testa: “La scelta di Fabbri, se dovesse essere portata a compimento, andrebbe contro ogni battaglia intrapresa dal M5S in Parlamento, ed ancora peggio, violerebbe uno dei principi fondamentali del Movimento, ovvero quello di non fare alleanze con altri partiti, un precedente inaccettabile per un Movimento che fa della coerenza un proprio cavallo di battaglia”.
In difesa del sindaco si schiera però il Movimento 5 stelle di Comacchio, che fa presente come nel nuovo organigramma che andrà a crearsi dopo le elezioni del 29 settembre, “il sindaco rappresenta tutta la comunità e dunque tutti i rappresentanti politici, maggioranza e opposizione, le forze sociali ed economiche e non a caso è membro di diritto all’interno dell’assemblea dei sindaci della nuova Provincia”. “E lo farà gratis“, si legge nella nota, “diversamente dal passato. Non sono previsti rimborsi dal proprio Comune nemmeno per la benzina per chi va e viene da Ferrara per conto della Provincia e sono a carico dei singoli sindaci i costi per l’assicurazione, insomma tutti dovranno assumere l’incarico con grande senso di responsabilità e rimettendoci di tasca propria”. E in questo “listone” la Provincia “non dovrà essere rappresentata da nessun partito o movimento tanto che non sono stati candidati simboli, ma dalle sue istituzioni, considerando giusto che a farlo siano in particolare i sindaci della Provincia”. Per questo, scrivono i 5 stelle, Comacchio non vuol perdere l’occasione “di dire ciò che pensa nelle sedi preposte, specie in campo turistico e ambientale in cui rappresentiamo oltre il 90% dei portatori di interesse dell’interno territorio provinciale. Abbiamo il dovere di affrontare i problemi assieme a tutti i sindaci del territorio, ma ciò non vorrà dire acconsentire a tutto ciò che verrà proposto”. “Se vogliamo crescere e risolvere i problemi – conclude il Movimento 5 Stelle di Comacchio -dobbiamo metterci la faccia tutti i giorni e stare nelle Istituzioni. Noi che stiamo governando lo stiamo facendo, anche commettendo errori ma sempre in buona fede”.