All’arrivo, invece di un “quartiere di stazione” la città ci accoglie in tutto il suo splendore. Arrivando in treno infatti ci si trova davanti Piazza Re Tomislav, una delle più belle della città, con il monumento in onore al primo Re Croato.
La “Zagreb card 72 ore” ci consente di prendere il moderno tram azzurro per raggiungere l’hotel prima di uscire per una passeggiata serale per un primo rapido assaggio della capitale croata.
Il rosso dei gerani esposti in ogni angolo e il verde rigoglioso dei suoi parchi cittadini sono i colori che faranno da principale sfondo a questa visita. Ancora una volta sono piacevolmente sorpreso nel notare quanto ben mantenuta sia la città (anche e soprattutto rispetto ad una qualsiasi città italiana).
Il giorno seguente è l’occasione di esplorare nel dettaglio le meraviglie di cui questa città ci ha già dato qualche assaggio al
A pochi passi da lì la Piazza Kaptol dominata dalla splendida Cattedrale dell’Assunta, uno dei simboli della città che racchiude in sé quasi tutti gli stili esistenti e tutt’attorno al suo perimetro le mura rinascimentali costruite nel 1500 per sventare la minaccia turca.
Proseguiamo il nostro giro attraversando il mercato all’aperto di Dolac , con i suoi caratteristici ombrelloni variopinti, e improvvisamente notiamo aggirarsi tra i banconi un gruppo di donne vestite in costume tradizionale croato che attira l’attenzione di turisti e non solo.
Oltre ai gerani fioriti, monumenti e statue fanno da decoro alle tranquille strade pedonali del centro, tra queste non passa di certo inosservata quella raffigurante Marija Jurić Zagorka, prima giornalista professionista croata, attivista per i diritti e autrice di romanzi sulla persecuzione delle “streghe” a Zagabria.
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