Politica

Jobs Act, Fassina a Renzi: “Accettare i voti di FI? Ammissione che è riforma di destra”

Surreale insistere sul fatto che le imprese non assumono perché non possono licenziare in assenza di motivi fondati, significa stare su Marte. Le imprese oggi hanno decine di forme contrattuali precarie, abbiamo eliminato la causalità dal contratto a termine, si possono fare contratti a termine rinnovabili per cinque volte in un triennio senza ragione di stagionalità o di carattere temporaneo, abbiamo sostanzialmente eliminato il requisito di stabilizzazione per gli apprendisti, oggi le imprese non assumono perché non c’è una domanda, dobbiamo sostenere la domanda, mentre l’emendamento del governo aggrava la precarizzazione, fa male all’economia e alla ripresa, dobbiamo cambiare rotta”. L’ex responsabile economico del Pd Stefano Fassina rincara la dose dopo la secca bocciatura di Pier Luigi Bersani al Jobs Act di Matteo Renzi: “Io rimango fedele al programma elettorale con il quale sono stato eletto – afferma Fassina – dobbiamo discutere e ritrovare l’impianto originario, che anche Renzi aveva condiviso: contratto a tutele crescenti, che dopo il terzo anno prevedeva forme di tutele per il licenziamento senza giusta causa”. E ancora: “Arrivasse il soccorso di Forza Italia sarebbe molto grave, perché vorrebbe dire che stiamo facendo politiche di destra e un intervento che aggrava le condizioni del lavoro e snatura il nostro programma”  di Manolo Lanaro