Il cda di viale Mazzini sottolinea gli effetti positivi della ristrutturazione operata e punta il dito contro i tagli decisi dal governo Renzi per finanziare il bonus di 80 euro
La Rai ha chiuso il primo semestre del 2014 con un risultato netto caratteristico della gestione negativo per 2,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2013. Lo si legge nella nota con i conti presentati al cda di Viale Mazzini di giovedì. Tuttavia, si sottolinea, il risultato si è tradotto in una perdita complessiva consolidata di 77,9 milioni di euro dopo gli effetti del tagli del governo, con il Decreto Irpef.
I conti dovranno essere approvati dal prossimo cda della Rai. “Sulla base del Report Gestionale al 30 giugno 2014 presentato al Consiglio – si legge nel comunicato -, emerge che nonostante la presenza di costi per i grandi eventi sportivi (pari a 68 milioni di euro nel semestre) e un livello di morosità in aumento, le azioni gestionali sul lato dei costi operativi e del personale hanno consentito la realizzazione di un risultato netto caratteristico della gestione negativo per 2,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2013″.
“Tale risultato – prosegue la nota della Rai – si è tradotto in una perdita complessiva consolidata di 77,9 milioni di euro dopo gli effetti del Decreto Legislativo 66 del 2014 di competenza”. Al 30 giugno scorso l’indebitamento finanziario netto del gruppo radiotelevisivo pubblico è risultata pari a 170 milioni di euro, con un miglioramento di 271 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. Alla stessa data il patrimonio netto di Rai Spa era pari a 220 milioni di euro.