Era il 7 settembre 2013 quando la difesa di Silvio Berlusconi presentò alla Giunta per le Elezioni e le Immunità il ricorso presentato a Strasburgo per bloccare la procedura di decadenza dell’ex premier. Che arrivò il 27 novembre 2013. Oggi dopo una serie di rigetti, tra cui quella di sospensione della pena accessoria – la Corte europea dei diritti dell’uomo ha invece deciso di trattare almeno uno dei ricorsi presentati dai legali del leader di Forza Italia, dopo la condanna definitiva in Cassazione per frode fiscale del 1° agosto 2013. Quel verdetto ha comportato non solo la decadenza dalla carica di senatore ma gli ha anche impedito, come previsto dalla legge Severino, di candidarsi alle elezioni.
È l’avvocato Niccolò Ghedini che – a Panorama – spiega che la corte ha deciso di valutare il ricorso “per la violazione delle regole del giusto processo”. In una lettera inviata ai difensori di Berlusconi, la Corte informa che sono state considerate “degne di valutazione le doglianze” di Berlusconi. I legali del Cavaliere avevano sottolineato più volte il taglio dei testimoni a difesa, deciso dalla Corte d’appello di Milano (che aveva poi condannato l’imputato a 4 anni). Decisione quella dei giudici milanesi che era stata fortemente criticata dai legali dell’ex premier e anche uno degli argomenti usati nell’arringa davanti agli ermellini.
Per quanto riguarda la fissazione della discussione Ghedini spera “che questo possa avvenire già entro quest’anno. E siamo fiduciosi che le nostre doglianze possano essere accolte”. Nel ricorsi presentati la difesa Berlusconi sosteneva fossero stati violati gli articoli 3, 7 e 13 della Convenzione. Dopo la condanna in Cassazione per il processo Mediaset a quattro anni di carcere – di cui tre condonati da indulto – Berlusconi da inizio maggio ha iniziato a scontare la pena in affidamento ai servizi sociali nell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone per un periodo che, se non violerà le prescrizioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano, durerà complessivamente poco più di 10 mesi.
Si attende comunque l’ufficializzazione da parte della Corte europea dei diritti umani per conoscere meglio tempi e dispositivo del ricorso, anche per comprendere bene quali scenari giudiziari potrebbero aprirsi. Strasburgo non ha per ora comunicato al governo italiano l’accettazione di alcun ricorso presentato da Berlusconi. La prassi consolidata della Corte – riferiscono fonti della Corte – prevede che un ricorso potenzialmente ritenuto ammissibile venga comunicato allo Stato interessato in modo tale che questi possa difendersi. E finora nessun ricorso a nome dell’ex premier risulta iscritto nella lista di quelli comunicati al governo.
Giustizia & Impunità
Processo Mediaset, “Corte europea per i diritti dell’uomo esaminerà il ricorso”
È l'avvocato Niccolò Ghedini che spiega a Panorama che la corte ha deciso di valutare il ricorso "per la violazione delle regole del giusto processo". Dopo la condanna in Cassazione a quattro anni di carcere - di cui tre condonati da indulto - l'ex premier ha iniziato a scontare la pena in affidamento ai servizi sociali nell'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone per un periodo che, se non violerà le prescrizioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano, durerà complessivamente poco più di 10 mesi
Era il 7 settembre 2013 quando la difesa di Silvio Berlusconi presentò alla Giunta per le Elezioni e le Immunità il ricorso presentato a Strasburgo per bloccare la procedura di decadenza dell’ex premier. Che arrivò il 27 novembre 2013. Oggi dopo una serie di rigetti, tra cui quella di sospensione della pena accessoria – la Corte europea dei diritti dell’uomo ha invece deciso di trattare almeno uno dei ricorsi presentati dai legali del leader di Forza Italia, dopo la condanna definitiva in Cassazione per frode fiscale del 1° agosto 2013. Quel verdetto ha comportato non solo la decadenza dalla carica di senatore ma gli ha anche impedito, come previsto dalla legge Severino, di candidarsi alle elezioni.
È l’avvocato Niccolò Ghedini che – a Panorama – spiega che la corte ha deciso di valutare il ricorso “per la violazione delle regole del giusto processo”. In una lettera inviata ai difensori di Berlusconi, la Corte informa che sono state considerate “degne di valutazione le doglianze” di Berlusconi. I legali del Cavaliere avevano sottolineato più volte il taglio dei testimoni a difesa, deciso dalla Corte d’appello di Milano (che aveva poi condannato l’imputato a 4 anni). Decisione quella dei giudici milanesi che era stata fortemente criticata dai legali dell’ex premier e anche uno degli argomenti usati nell’arringa davanti agli ermellini.
Per quanto riguarda la fissazione della discussione Ghedini spera “che questo possa avvenire già entro quest’anno. E siamo fiduciosi che le nostre doglianze possano essere accolte”. Nel ricorsi presentati la difesa Berlusconi sosteneva fossero stati violati gli articoli 3, 7 e 13 della Convenzione. Dopo la condanna in Cassazione per il processo Mediaset a quattro anni di carcere – di cui tre condonati da indulto – Berlusconi da inizio maggio ha iniziato a scontare la pena in affidamento ai servizi sociali nell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone per un periodo che, se non violerà le prescrizioni del Tribunale di Sorveglianza di Milano, durerà complessivamente poco più di 10 mesi.
Si attende comunque l’ufficializzazione da parte della Corte europea dei diritti umani per conoscere meglio tempi e dispositivo del ricorso, anche per comprendere bene quali scenari giudiziari potrebbero aprirsi. Strasburgo non ha per ora comunicato al governo italiano l’accettazione di alcun ricorso presentato da Berlusconi. La prassi consolidata della Corte – riferiscono fonti della Corte – prevede che un ricorso potenzialmente ritenuto ammissibile venga comunicato allo Stato interessato in modo tale che questi possa difendersi. E finora nessun ricorso a nome dell’ex premier risulta iscritto nella lista di quelli comunicati al governo.
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Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Sono a Roma per la Legge di Bilancio. Il Governo Meloni sta violando la Costituzione in modo sfacciato. Il Governo ha umiliato il Parlamento. Persino alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia, compreso il relatore della legge, si stanno ribellando. Domani alle 11 in diretta sui social e sulla Rai intervengo per denunciare questo modo di procedere". Lo scrive Matteo Renzi sui social.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Questa è una discussione che non ha dato alcuno spazio per poter rappresentare le nostre istanze. Abbiamo fatto rappresentanza ma non abbiamo potuto incidere. Ed eravate quelli che gridavate alla fine della democrazia nel corso degli esami delle manovre. La coerenza non è il vostro forte. Nel merito: da incendiari, siete diventati quelli dei conti in ordine e dei sacrifici ma solo per alcuni italiani, quelli in difficoltà, i più fragili". Così Simona Malpezzi, senatrice Pd, in aula durante la discussione generale.
"Nel magico mondo di Giorgia tutto funziona ma se le cose andassero bene con questa legge di bilancio avreste dovuto ridurre le liste di attesa e garantire ai cittadini italiani di accedere alle prestazioni sanitarie. Nulla di tutto ciò: avete solo tagliato. Come sugli enti locali che non saranno più in grado di garantire servizi essenziali ai cittadini. Non avete accolto l'appello di Anci sul tema degli assistenti alla comunicazione che affiancano gli assistenti di sostegno. State dicendo a quei bambini che non ci sono i soldi per loro. Come sarà garantita l'azione educativa ai più fragili? Eppure al Ministro Giorgetti le felpe non sono mai piaciute ma il suo è il partito il cui leader andava in giro proprio con la felpa stop Fornero: l'avete peggiorata alzando l'età a 70 anni. La verità è che a questo governo la coerenza non appartiene. Ne prendiamo atto. Voi assumetevi la responsabilità di questa pessima legge di bilancio".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Lega e Fdi per anni hanno parlato di macelleria sociale e invece con sorpresa" nella manovra c'è "attenzione ai futuri italiani. Va dato atto a Meloni, nel suo caso si tratta di trasformismo, di aver saputo con Giorgetti avere ragione di tanti fronti di maggiore spesa e maggiore disavanzo. Non condivido però il compiacimento della maggioranza per la posizione migliore che l'economia italiana avrebbe in Europa". Lo dice il senatore a vita, Mario Monti, intervenendo in aula al Senato.
"Certamente la situazione politica italiana più stabile e solida. Ma l'Italia ha un grande vuoto da recuperare: l'Italia è diventato un paese arretrato, nel quale i giovani più qualificati vanno all'estero, gli italiani non credono nel futuro dell'Italia se fanno così pochi figli. E' su questo sfondo grigio che andrebbe valutato uno 0,1 in più di crescita dell'Italia in alcuni mesi. C'è da rimboccarsi le maniche. Negli ultimi 30 anni c'è stato un vuoto di crescita".
"Abbiamo l'ombra, anzi più di un'ombra di una crisi industriale e di una crisi distributiva che ha molto a che fare con una genuflessione dello Stato all'evasione. E' un paese che merita tutto il nostro amore, un po' di esame di coscienza e un grande rimboccarsi le maniche".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - “La caduta di Assad è un elemento di fondamentale importanza per la Siria e per tutto il Medio Oriente. La fine del regime siriano segna un forte ridimensionamento della Russia e in Africa in conseguenza delle serie difficoltà logistiche che si creano con il porto di Tartus e la base di Khmeimim, e delle capacità di influenza politica e di credibilità del regime iraniano". Lo dichiara al Tgcom24 Giulio Terzi, senatore di Fratelli d'Italia.
"È significativo che tale cambiamento sia stato direttamente originato dall’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, in gran parte orchestrato dall’Iran e dai suoi tentatoli in Medio Oriente. Infatti, se non ci fosse stata la reazione israeliana al massacro compiuto da Hamas, con il necessario beneplacito iraniano, il conflitto non avrebbe investito e in gran parte neutralizzato le capacità offensive dell’Iran e dei suoi proxies attraverso i quali da anni si articola l’aggressione iraniana contro Israele. Dopo Hamas e Hezbollah vediamo infatti, proprio in queste ore, come Israele stia attaccando gli Houthi per contrastare anche in Yemen l’offensiva iraniana".
"In questo senso, la tregua proposta a Gaza, con l’evidente indebolimento dell’Iran, sembra più vicina nella misura in cui Hamas, come Hezbollah in Libano, non può essere più sostenuta come in precedenza da Teheran. Il quadro mediorientale è profondamente mutato, con tensioni che sembrano gradualmente allentarsi. Una Siria senza Assad, sia pure con le incognite che derivano da un quadro in rapido mutamento ed una molteplicità di forze in campo, rappresenta un potenziale elemento di stabilità al quale possono contribuire i principali Paesi europei e, sia pure con le sue ambiguità, la stessa Turchia, Paese membro dell’alleanza atlantica. L’atroce attacco del 7 ottobre si è da tempo trasformato in un boomerang su ampia scala per chi l’ha perpetrato e per quanti l’hanno attuato e sostenuto".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Questa è la manovra economica dello Sceriffo di Nottingham. Portano l’età pensionabile nel pubblico impiego a 70 anni. Tagliano i servizi sociali, la scuola, la sanità, il trasporto pubblico ma riescono a trovare 15 miliardi di euro per realizzare il ponte sullo stretto di Messina e trovare altri miliardi di euro per aumentare le spese in armamenti. Una manovra iniqua dal punto di vista sociale e ambientale”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Aprire un varco per la speranza nei luoghi di reclusione, che non devono essere buchi neri delle nostre società, ma, come prevede la Costituzione, spazi di autentica rieducazione. Una Porta Santa che apre i nostri sguardi, che ci fa vedere dove troppo spesso non vogliamo vedere". Lo dichiara Anna Ascani del Pd.
"Quest’anno 88 detenuti si sono tolti la vita in carcere. E a loro si aggiungono 7 appartenenti alla Polizia Penitenziaria. Persone costrette a subire la drammatica realtà di un sovraffollamento inaccettabile, quasi al 133%. Il governo italiano, a cominciare dal ministro Nordio, ieri in prima fila a Rebibbia, smetta di produrre decreti propaganda e si impegni a investire per tutelare la dignità umana nelle carceri e costruire reali percorsi di reinserimento sociale".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Come giustamente hanno fatto rilevare le colleghe Paita e Musolino, le dimissioni del relatore alla legge di bilancio rappresentano un fatto straordinario, che denota lo stato delle relazioni tra governo e parlamento e le tensioni nella maggioranza. Certo, se fossero state date prima, saremmo stati in presenza di un fatto politico di primo livello. In ogni caso, il significato attribuito a questo gesto di evitare la mortificazione del Parlamento per il futuro e’ un dato da sottolineare, e da classificare come gesto coraggioso visti gli standard di questi anni a destra, che impone al governo una pronuncia chiara e un impegno formale per il prossimo anno". Lo dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato in una nota.