Nella mia attività professionale ed in quella “divulgativa” in molti mi chiedono come fare ad avere informazioni, disponibili in rete, corrette, su problemi medici e di salute. Non è facile, informarsi su Internet è utile, ma se non abbiamo le basi per capire l’attendibilità di un sito rischiamo di leggere vere e proprie bugie. Esistono dei piccoli mezzi che aiutano a capire. Ad esempio un “certificato” che assicura una buona attendibilità dei siti che lo espongono, si chiama Hon code (codice Health on the net) e viene rilasciato ai siti che seguono alcune regole e degli obblighi. È già qualcosa ma non basta. Purtroppo, se ricevere informazioni sbagliate in un campo qualsiasi è inaccettabile ma spesso inoffensivo (rischiamo “solo” di credere ad una bufala e di fare una brutta figura), quando succede in tema di salute si rischia molto di più. Potremmo prendere delle decisioni sbagliate, farci delle idee distorte, scegliere il peggio. Quando mi capita qualcuno che chiede un consiglio cerco quindi di indirizzarlo verso informazioni serie, provenienti da soggetti affidabili e che hanno sempre mostrato di attenersi a ciò che è provato, scientificamente attendibile. Mi sembrava la soluzione migliore. Se hai un problema di salute chiedi al tuo medico, è ormai quasi uno slogan, soprattutto nell’epoca dei tuttologi.
C’è un bel campionario insomma. Gli Ordini dei medici, che avrebbero il dovere di sorvegliare la condotta e l’operato dei loro iscritti non hanno tempo, peccato, dovrebbero essere una garanzia per la tutela del cittadino e per i medici onesti che si sentono orgogliosamente rappresentati ma neanche di alcuni di loro possiamo fidarci, hanno dato il patrocinio non una ma più volte a conferenze di ciarlatani, annullate solo dopo le proteste dei cittadini (alle quali hanno risposto con il nervosismo di chi sa di averla combinata grossa). Se dei medici (di alcuni medici) non possiamo fidarci, degli Enti che li controllano neanche, cosa ci resta?
Ecco, le associazioni benemerite, quelle che fanno beneficenza, assistenza e che ci chiedono spesso aiuto. Noi glielo diamo volentieri, sono lì proprio per sopperire ai bisogni del malato quando lo Stato non arriva, sono garanzia di serietà. Non sempre, visto che la Lilt (Lega italiana lotta ai tumori) ha organizzato un convegno nel quale un odontoiatra, tra i metodi per prevenire i tumori, ha elencato la “nuova medicina germanica” (delirante pseudomedicina inventata da un ex medico ormai impazzito ed ora latitante) e le teorie della dott.ssa Clark, guaritrice americana che sosteneva che tutti i tumori sarebbero causati da un parassita curabili e diagnosticabili con un apparecchietto elettrico. E queste sono solo due delle più note e ridicole medicine alternative che hanno avuto “l’avallo” della medicina “seria”. Vera e propria pseudoscienza, di quella volgare e pericolosa. Naturalmente la Lilt, alla quale ho scritto per chiedere spiegazioni, non ha risposto, ci mancherebbe, così non so più a che santo votarmi. Alla cultura, ecco! Come a “Pordenonelegge”, prestigiosa rassegna culturale, che ospita un “esperto di energie sottili” che presenterà il suo libro su Hamer (l’ex medico psicopatico di prima). Ok, basta.
Se ci sono medici che fanno gli stregoni, istituzioni che improvvisano spettacoli di ciarlataneria ed associazioni che danno voce alle teorie più volgari, chi mi resta? Come fare a chiudere questo post in maniera ottimistica visto lo scenario? Solo in un modo, con un avvertimento, ricordando che tutto questo è il risultato di anni di trasmissioni finanziate da istituzioni pubbliche che parlano di ufo e sedute spiritiche, dal mancato controllo di Enti e governi, spesso complici di ignoranza. L’infiltrazione della pseudoscienza tra le pieghe della scienza non è solo italiana, è un fenomeno in corso in tutto il mondo, come in Inghilterra, dove un deputato ha dichiarato che l’astrologia dovrebbe entrare a pieno titolo nel Servizio sanitario nazionale. Io credo che i nostri figli, non solo abbiano diritto di curarsi con la medicina e non con gli oroscopi ma abbiano tutto il diritto di vivere nel miglior mondo possibile, non nelle tenebre delle credenze, a partire dalla cultura.
La scienza è progresso, la superstizione è buio della ragione. Tutti a casa propria possono leggere l’oroscopo o le linee della mano, ma in un servizio pubblico no, devono essere assicurate solo cure serie, vere ed efficaci. Se non vogliamo più vedere i maghi al posto di chi fa il suo lavoro in scienza e coscienza, forse è il momento di farsi qualche domanda e di muovere il sederino dalla sedia e darsi da fare. Non prendere posizione e stare “a metà” può essere comodo e poco rischioso ma è un azzardo sulla vita e sulla salute di chi ci seguirà, nostra, ma anche dei nostri figli e dei nostri nipoti, non stiamo parlando di errori o valutazioni ingenue ma di consapevoli mistificazioni. Finiamola di pensare “tanto io non ci casco”, un giorno potrebbe succedere che il nostro medico, autorizzato dalle autorità, ci somministri con una puntura sulla schiena una pozione segreta inventata da un professore di lettere che la definisce miracolosa e non in un buio sottoscala nascosto ma in una struttura pubblica prestigiosa. Un attimo, mi dicono che a questo ci siamo già arrivati. Quale sarà il prossimo passo allora?