Sono tante le divisioni del centrodestra emerse ieri nel dibattito “per non morire renziani”, organizzato ad Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia in corso a Roma. Lo scopo è quello di trovare un’alternativa a Matteo Renzi, con un occhio alle prossime elezioni, regionali e nazionali. Gli ospiti di Giorgia Meloni erano Giovanni Toti (Fi), Gaetano Quagliariello, Matteo Salvini. Il più applaudito è stato il segretario della Lega Nord, il più contestato, dimostrando grande fair play, l’esponente del Nuovocentrodestra, Quagliariello. “O si chiude con il centrosinistra, sia ad alleanze e ad ammiccamenti a Matteo Renzi, o non c’è futuro per il centrodestra” questo è il messaggio chiaro della Meloni e di Salvini ai passati partner politici. La Lega Nord sembra avere più affinità con Fratelli d’Italia, ma il referendum sull’indipendenza del Veneto scompiglia le carte. “Spero che la Lega rinunci alle sue rivendicazioni secessioniste, per noi l’unità d’Italia è dirimente” afferma la Meloni. “Non c’è coalizione futura se qualcuno non cambia registro, è evidente che siamo troppo distanti” aggiunge Quagliariello. “Io sono per far scegliere i cittadini, è la cosa più importante, e questo vale in Italia come nell’Ucraina che sceglie Putin – specifica Salvini – io voglio un referendum vero come per la Scozia, comunque per adesso la battaglia principale è contro Bruxelles, per scegliere in casa nostra” di Irene Buscemi