Pronti a dire addio alle vecchie banconote da 10 euro. Dopo i 5 euro, è in arrivo da martedì 23 settembre anche la nuova banconota da 10 euro della serie “Europa”. E mentre la Banca centrale europea sottolinea come il nuovo biglietto sia più resistente, difficile da falsificare e facile da controllare, le associazioni di consumatori temono che – com’è successo con i 5 euro – non sia riconosciuta da distributori e macchinette.
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Nell’ologramma e nella filigrana (disegno in trasparenza) compare un ritratto di Europa, figura della mitologia greca
Una nuova banconota che non ha solo nuove caratteristiche di sicurezza ma anche una veste grafica rinnovata. Nell’ologramma e nella filigrana (disegno in trasparenza) compare un ritratto di Europa, figura della mitologia greca. La banconota è inoltre dotata di un “numero verde smeraldo”: muovendo il biglietto, la cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale e cambia colore passando dal verde al blu scuro. Grazie a queste e a altre caratteristiche, il nuovo biglietto è molto facile da controllare con il metodo “toccare, guardare, muovere”. Le banconote della prima serie continueranno a essere emesse fino a esaurimento scorte e circoleranno insieme ai nuovi biglietti finché non saranno gradualmente ritirate. Ci sarà un annuncio anticipato, spiega Eurotower, prima che le “vecchie” banconote diventino inutilizzabili.
Codacons: “Se macchinette e distributori non sono aggiornati, sarà il caos”
Come per l’introduzione della “nuova” banconota da 5 euro, l’associazione dei consumatori teme che ci siano problemi con il suo utilizzo in macchinette e distributori. “La Banca d’Italia deve verificare la possibilità di un reale utilizzo dei 10 euro della serie ‘Europa’ – spiega Codacons – Nel caso in cui i software di distributori e macchinette non siano ancora stati aggiornati, dovrà essere rimandata l’entrata in circolazione della nuova banconota”. Lo ha detto in una interrogazione alla Banca d’Italia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, sui possibili disagi dovuti all’entrata in circolazione della nuova banconota. Disagi vissuti “già con la banconota da 5 euro introdotta nel maggio del 2013 che ha generato problemi a non finire – spiega Codacons – a causa del mancato aggiornamento dei software di macchinette e distributori automatici, che non accettavano la nuova banconota”. Problemi che secondo Codacons si sono avuti “dai benzinai ai tabacchi, dai distributori di caffè o snack a quelli delle farmacie fino alle colonnine del parcheggio. Le macchinette devono accettare la nuova banconota altrimenti sarà il caos e si registreranno ulteriori disagi a danno dei cittadini”, conclude Rienzi.
Bce: “Iniziamo fin da ora a verificare la compatibilità della banconota”
“È essenziale che chiunque utilizzi i biglietti possa continuare a farlo in assoluta fiducia. È per questo motivo che introduciamo la serie Europa”, ha dichiarato Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della Bce, a cui fa capo l’area operativa delle banconote. Per agevolare l’introduzione della nuova banconota e assicurare che sia riconosciuta in più Paesi e più velocemente possibile, la Bce si è attivata per sostenere i produttori e i proprietari di dispositivi di controllo dell’autenticità e apparecchiature per la selezione e accettazione delle banconote. “Per rendere più fluida possibile l’introduzione della nuova banconota da 10 euro, esorto tutti i proprietari di attrezzature per il trattamento delle banconote ad assicurarne la compatibilità con i nuovi biglietti”, continua Mersch. Fra le varie iniziative, ad esempio, la nuova banconota da 10 euro è stata messa a disposizione per finalità di collaudo con quasi nove mesi di anticipo rispetto alla sua introduzione, ossia con un margine sufficiente a consentire l’adeguamento delle attrezzature.
Zonaeuro
Nuovi 10 euro, Codacons: “Si ripeterà il caos della banconota da cinque”
Con una veste grafica rinnovata, il biglietto verrà messo in circolazione dal 23 settembre. La nuova serie "Europa" sarà più difficile da falsificare e più facile da controllare con il metodo "toccare, guardare, muovere". Secondo l'associazione dei consumatori: "Se macchinette e distributori non sono aggiornati è necessario rimandare l'entrata"
Pronti a dire addio alle vecchie banconote da 10 euro. Dopo i 5 euro, è in arrivo da martedì 23 settembre anche la nuova banconota da 10 euro della serie “Europa”. E mentre la Banca centrale europea sottolinea come il nuovo biglietto sia più resistente, difficile da falsificare e facile da controllare, le associazioni di consumatori temono che – com’è successo con i 5 euro – non sia riconosciuta da distributori e macchinette.
Una nuova banconota che non ha solo nuove caratteristiche di sicurezza ma anche una veste grafica rinnovata. Nell’ologramma e nella filigrana (disegno in trasparenza) compare un ritratto di Europa, figura della mitologia greca. La banconota è inoltre dotata di un “numero verde smeraldo”: muovendo il biglietto, la cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale e cambia colore passando dal verde al blu scuro. Grazie a queste e a altre caratteristiche, il nuovo biglietto è molto facile da controllare con il metodo “toccare, guardare, muovere”. Le banconote della prima serie continueranno a essere emesse fino a esaurimento scorte e circoleranno insieme ai nuovi biglietti finché non saranno gradualmente ritirate. Ci sarà un annuncio anticipato, spiega Eurotower, prima che le “vecchie” banconote diventino inutilizzabili.
Codacons: “Se macchinette e distributori non sono aggiornati, sarà il caos”
Come per l’introduzione della “nuova” banconota da 5 euro, l’associazione dei consumatori teme che ci siano problemi con il suo utilizzo in macchinette e distributori. “La Banca d’Italia deve verificare la possibilità di un reale utilizzo dei 10 euro della serie ‘Europa’ – spiega Codacons – Nel caso in cui i software di distributori e macchinette non siano ancora stati aggiornati, dovrà essere rimandata l’entrata in circolazione della nuova banconota”. Lo ha detto in una interrogazione alla Banca d’Italia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, sui possibili disagi dovuti all’entrata in circolazione della nuova banconota. Disagi vissuti “già con la banconota da 5 euro introdotta nel maggio del 2013 che ha generato problemi a non finire – spiega Codacons – a causa del mancato aggiornamento dei software di macchinette e distributori automatici, che non accettavano la nuova banconota”. Problemi che secondo Codacons si sono avuti “dai benzinai ai tabacchi, dai distributori di caffè o snack a quelli delle farmacie fino alle colonnine del parcheggio. Le macchinette devono accettare la nuova banconota altrimenti sarà il caos e si registreranno ulteriori disagi a danno dei cittadini”, conclude Rienzi.
Bce: “Iniziamo fin da ora a verificare la compatibilità della banconota”
“È essenziale che chiunque utilizzi i biglietti possa continuare a farlo in assoluta fiducia. È per questo motivo che introduciamo la serie Europa”, ha dichiarato Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della Bce, a cui fa capo l’area operativa delle banconote. Per agevolare l’introduzione della nuova banconota e assicurare che sia riconosciuta in più Paesi e più velocemente possibile, la Bce si è attivata per sostenere i produttori e i proprietari di dispositivi di controllo dell’autenticità e apparecchiature per la selezione e accettazione delle banconote. “Per rendere più fluida possibile l’introduzione della nuova banconota da 10 euro, esorto tutti i proprietari di attrezzature per il trattamento delle banconote ad assicurarne la compatibilità con i nuovi biglietti”, continua Mersch. Fra le varie iniziative, ad esempio, la nuova banconota da 10 euro è stata messa a disposizione per finalità di collaudo con quasi nove mesi di anticipo rispetto alla sua introduzione, ossia con un margine sufficiente a consentire l’adeguamento delle attrezzature.
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La Paz, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Almeno 30 persone sono morte a causa di un incidente che ha coinvolto un autobus passeggeri, precipitato in un burrone profondo 800 metri nella città di Yocalla, nel sud della Bolivia. Lo ha riferito la polizia locale.
Tel Aviv, 17 feb. (Adnkronos) - Secondo quanto riportato dall'emittente statale israeliana Kan, citando diverse fonti, il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, non fa più parte del team incaricato delle trattative per la liberazione degli ostaggi. Fonti a conoscenza dei dettagli affermano che Bar potrebbe unirsi a una delegazione in futuro se si svolgeranno i negoziati sulla fase due.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Prosegue la protesta di Azione alla Camera sul decreto Milleproroghe: il capogruppo Matteo Richetti e la vicecapogruppo Elena Bonetti lasciano i lavori in corso nelle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Bilancio. “Dopo il tempo sprecato dal governo nella discussione al Senato alla ricerca di una composizione delle divisioni interne, il testo del decreto è stato trasferito alla Camera solo questa mattina e approderà in Aula nella giornata domani. Alle Commissioni riunite – dichiarano Richetti e Bonetti – non restano che poche ore di esame notturno, una scelta che rende inutile ogni confronto di merito sulle misure contenute nel provvedimento e offende profondamente la funzione parlamentare e la dignità dei deputati membri. Se il governo intende ridurci a figuranti, abbia almeno la decenza di assumersene la responsabilità davanti al Paese. Noi non li aiuteremo”. Azione aveva già espresso nella mattinata la propria contrarietà al ripetuto ricorso alla fiducia, rendendo noto di non aver presentato, per questa ragione, emendamenti al decreto Milleproroghe.
Beirut, 17 feb. (Adnkronos) - Il governo libanese ha annunciato di aver approvato una risoluzione secondo cui soltanto lo Stato potrà possedere armi. La risoluzione chiede di fatto il disarmo di Hezbollah e include l'impegno a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Ha ribadito le perplessità sul formato del vertice di Parigi, sull'invio di truppe europee in Ucraina e la necessità di percorrere strade che prevedano il coinvolgimento degli Stati Uniti. Queste le linee, a quanto si apprende, dell'intervento della premier Giorgia Meloni oggi al summit a Parigi convocato da Emmanuel Macron alla presenza del britannico Keir Starmer, del premier olandese, Dick Schoof, del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del capo del governo polacco Donald Tusk e del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. All'Eliseo anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte e i vertici Ue, Antonio Costa e Ursula von der Leyen.
Meloni, a quanto si apprende, ha sottolineato di aver voluto essere presente per non rinunciare a portare il punto di vista dell’Italia, ma di avere espresso le sue perplessità riguardo un formato che, a suo giudizio, esclude molti Paesi, a partire da quelle più esposti al rischio di estensione del conflitto, anziché includere, come sarebbe opportuno fare in una fase storica come questa. Anche perché, avrebbe rimarcato la premier, la guerra in Ucraina l’abbiamo pagata tutti.
Per l'Italia le questioni centrali rimangono le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, perché senza queste ogni negoziato rischia di fallire. Quindi Meloni avrebbe rimarcato l'utilità di un confronto tra le varie ipotesi in campo, osservando come quella che prevede il dispiegamento di soldati europei in Ucraina appaia come la più complessa e forse la meno efficace. Una strada su cui l'Italia avrebbe mostrato le sue perplessità al tavolo.
Secondo Meloni, a quanto viene riferito, andrebbero esplorate altre strade che prevedano il coinvolgimento anche degli Stati Uniti, perché è nel contesto euro-atlantico che si fonda la sicurezza europea e americana. La premier avrebbe definito una sferzata sul ruolo dell'Europa quella lanciata dall'amministrazione Usa ma ricordando che prima di questa analoghe considerazioni sono state già state fatte da importanti personalità europee. È una sfida, avrebbe quindi sottolineato, per essere più concreti e concentrarsi sulle cose davvero importanti, come la necessità di difendere la nostra sicurezza a 360 gradi, i nostri confini, i nostri cittadini, il nostro sistema produttivo.
Secondo la presidente del Consiglio sono i cittadini europei a chiederlo: non dobbiamo chiederci cosa gli americani possono fare per noi, ma cosa noi dobbiamo fare per noi stessi.
Meloni avrebbe quindi rimarcato come il formato del summit all'Eliseo non vada considerato come un formato anti-Trump. Tutt’altro. Gli Stati Uniti lavorano a giungere ad una pace in Ucraina e noi dobbiamo fare la nostra parte, la sollecitazione della premier italiana. Meloni infine, sempre a quanto si apprende, avrebbe manifestato condivisione per il senso della parole del Vice Presidente degli Stati Uniti Vance, ricordando di aver espresso concetti simili in precedenza. Ancora prima di garantire la sicurezza in Europa, avrebbe sottolineato Meloni, è necessario sapere che cosa stiamo difendendo.
Parigi, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - "La Russia minaccia tutta l'Europa". Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen dopo i colloqui di emergenza a Parigi sul cambiamento di politica degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina riguarda i "sogni imperialisti di Mosca, di costruire una Russia più forte e più grande, e non credo che si fermeranno in Ucraina", ha detto ai giornalisti, mettendo in guardia gli Stati Uniti dai tentativi di concordare un cessate il fuoco "rapido" che darebbe alla Russia la possibilità di "mobilitarsi di nuovo, attaccare l'Ucraina o un altro paese in Europa".
Parigi, 17 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l'Ucraina merita la pace attraverso la forza. Una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L'Europa si fa carico della sua intera quota di assistenza militare all'Ucraina. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di un rafforzamento della difesa in Europa". Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.