Multe fino a 500 euro per i bambini che giocano dalle 13 alle 16 e dalle 22 alle 8 su scivoli e altalene nei parchi pubblici di San Lazzaro di Savena (Bologna). E’ tutto nero su bianco nell’ordinanza ‘provvisoria’ che l’amministrazione di uno dei Comuni più abitati della periferia bolognese ha emesso il 17 settembre 2014 e che in queste ore sta scatenando numerose polemiche. “E’ assurdo quello che sta succedendo sui media”, spiega le neosindaca Pd, Isabella Conti, “noi abbiamo soltanto tutelato le casse comunali, quindi i cittadini, da possibili denunce per schiamazzi in luogo pubblico da parte di condomini che come in un altro caso a livello giuridico hanno perfino ottenuto risarcimenti milionari sanciti dalla Corte di Cassazione”. Conti fa riferimento alla sentenza della suprema corte del 27/2/13 dove si intima al comune lombardo di Porto Ceresio, di pagare 10mila euro a componente familiare per i danni da schiamazzi subiti, provenienti dai bimbi che giocavano in un parco a meno di 20 metri da una abitazione privata, richiamandosi al diritto alla salute nell’articolo 32 della Costituzione.
“L’ordinanza emessa dal comune di San Lazzaro è provvisoria”, spiega Conti, “in attesa che Arpa verifichi se il rumore emesso dai bimbi ha superato i limiti previsti”. Quindi tra qualche giorno nella ventina di aree gioco, presenti all’interno dei parchi pubblici sanlazzaresi “che distano meno di 20 metri da immobili ad uso residenziale”, i genitori che faranno giocare i propri bambini rischieranno dai 25 ai 500 euro di multa con sanzione applicabile dai vigili urbani. “Prima verranno affissi cartelli dove la cittadinanza verrà avvisata della possibile sanzione”, continua Conti, “poi spero che tutto torni alla normalità”. L’eccesso di zelo dell’amministrazione di centrosinistra sembra giustificata da una serie di reclami ufficiali provenienti da alcuni residenti vicini ad un parco di San Lazzaro che si trova in via Galletta: un’area gioco con scivolo e altalena, ma con una concentrazione di risa e urla di bambino che ha fatto scattare la denuncia con possibili esborsi da decine di migliaia di euro per le casse comunali. “Non voglio limitare i giochi dei bimbi, che peraltro adoro perché nonostante il rumore mettono sempre allegria”, afferma il primo cittadino, “per me potrebbero perfino suonare band musicali in piazza la sera. Il punto è che da sindaco devo tutelare il Comune che amministro e non posso rischiare sanzioni di questo importo. Chiedo semplicemente l’obbligo del silenzio in certe ore del giorno come capita naturalmente nei condominii”. L’attesa dei dati Arpa, sostiene Conti, “può andare dai 15 giorni al mese e mezzo”, intanto il rischio di una multa salata per ignari e poco attenti genitori sarà realtà: “Quello che trovo assurdo in tutto questo rumore mediatico”, conclude, “è che si sollevi tanta attenzione su questo caso e non si sia detto nulla quando il nostro Comune ha aperto una nuova scuola in 100 giorni, è riuscito a non avere nessun bimbo fuori dalle graduatorie dei nidi comunali; ha costruito aree giochi nei parchi pubblici per bimbi disabili”.