“Intercity” in questi ventisette anni ci ha fatto conoscere il teatro proveniente da tutto il mondo, le compagnie allora sconosciute ed adesso all’apice, le piccole realtà poi esplose nel tempo. Il teatro di Sesto Fiorentino, La Limonaia, ha fatto da talent scout cercando nuove direzioni, tangenti alternative, battendo percorsi pionieristici. Il tempo gli ha dato ragione. Qui sono stati accolti, e tradotti per la prima volta, drammaturghi come Sarah Kane o Rodrigo Garcia, ma sono passati i più grandi interpreti del teatro internazionale. Ogni anno la direzione di Dimitri Milopulos, con la preziosa collaborazione di Michele Panella e soci, si getta a capofitto per indagare le storie, le trame, i testi, i disegni che si celano, teatralmente come cartina di tornasole di una intera società, dietro nazioni e paesi. Quest’anno l’attenzione, dal 26 settembre al 26 ottobre, si è concentrata da una parte sul fil rouge della Rivoluzione Verde e Paesi Arabi, Palestina, Israele e Algeria, dall’altro scovando nuove parabole e linee in paesi europei periferici geograficamente ma vivi e attivi culturalmente come il Belgio, La Repubblica Ceca e la Danimarca.
“Intercity non è un progetto dai facili costumi – spiega il direttore, scenografo, regista ed attore Milopulos – non sceglie comode soluzioni e non è semplice mantenerlo incontaminato. Ma è vivo e sano e forte. Ricordo ancora con emozione la prima volta nel 1987 quando portammo la drammaturgia newyorkese”. Il Teatro della Limonaia è sempre stato un passo avanti, facendo quell’avanguardia che sposta l’asticella, che pone un po’ più in là la soglia, che mette in moto meccanismi per foraggiare il pensiero critico. Intercity è una finestra aperta sull’estero. A novembre a Shanghai la Limonaia rappresenterà l’Italia con “Io sono il vento” di Jon Fosse.
Il manifesto è simbolico ed evocativo: la mano del David di Michelangelo (che ci ricorda lo spettacolo di Milopulos “Firenze”) chiusa. Dentro ha un sasso, non si sa se per offendere o difendersi da Golia (Intifada?). La cultura come antidoto alla guerra. “Da anni sognavo di lavorare su dei testi palestinesi – spiega il direttore artistico – ma lo volevo fare in collegamento e relazione, inevitabilmente, con Israele”. Ecco infatti “I monologhi di Gaza”, che aprono il festival il 26, 27 e 28 settembre, piccoli testi brevi scritti da ragazzi sotto assedio e bombardamenti nel 2009. Purtroppo la storia è monotona e si ripete, testi scritti da ragazzi che hanno perso l’innocenza: “A Gaza non ci sono bambini, nasci e subito diventi adulto. Questo è un testo che non è un testo, che parla di un Paese che non è riconosciuto come tale”.
Interessante, il 3 e 4 ottobre, “Antiwords” dei cechi Spitfire, due grandi testoni su due sedie in un mix grottesco tra danza, prosa e teatro fisico che mette in risalto la politica nella sua peggiore versione. Esperimento tra più curiosi è questo danese “Hamlet Private”, quaranta minuti per un singolo spettatore (venti repliche per venti fortunati) dove le domande del principe di danimarca finalmente esploderanno per capire che i suoi dubbi esistenziali fanno parte del bagaglio di ognuno di noi.
Anche il belga “Last supper” (11, 12 ottobre) presenta tutte le caratteristiche del sensazionale: una cena, un’ultima cena, con il pubblico invitato a tavola da commensali complici, dove personaggi del passato assaporeranno i loro cibi preferiti celebrando la vita nell’ultimo capitolo dell’esistenza: Beethoven, Copernico, Maria Antonietta o Che Guevara si racconteranno e si scioglieranno davanti ai loro piatti negli ultimi istanti prima della fine annunciata.
Ed ancora il testo algerino, ma messo in scena dalla compagnia milanese Atir e dalla regista Serena Sinigaglia, “Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” (16, 17, 18 ottobre) con un coro di donne rinchiuse (come ne “Le Troiane” di Euripide) a difendere una di loro incinta dalla furia degli uomini che fuori sbattono e sbraiatano e distruggono pronti ad entrare. Ancora il Belgio chiude il programma ufficiale “Cocktails” (24, 25 ottobre) in un cabaret contemporaneo che stuzzica tematiche attuali mentre barman preparano drink alcolici dai nomi iperbolici presi in prestito dalla cronaca cronica. Info: teatrodellalimonaia.it; 055.440852.
Sesto Fiorentino
Tommaso Chimenti
Critico teatrale
Cultura - 23 Settembre 2014
Intercity Festival, alla Limonaia il teatro come antidoto alla guerra
“Intercity” in questi ventisette anni ci ha fatto conoscere il teatro proveniente da tutto il mondo, le compagnie allora sconosciute ed adesso all’apice, le piccole realtà poi esplose nel tempo. Il teatro di Sesto Fiorentino, La Limonaia, ha fatto da talent scout cercando nuove direzioni, tangenti alternative, battendo percorsi pionieristici. Il tempo gli ha dato ragione. Qui sono stati accolti, e tradotti per la prima volta, drammaturghi come Sarah Kane o Rodrigo Garcia, ma sono passati i più grandi interpreti del teatro internazionale. Ogni anno la direzione di Dimitri Milopulos, con la preziosa collaborazione di Michele Panella e soci, si getta a capofitto per indagare le storie, le trame, i testi, i disegni che si celano, teatralmente come cartina di tornasole di una intera società, dietro nazioni e paesi. Quest’anno l’attenzione, dal 26 settembre al 26 ottobre, si è concentrata da una parte sul fil rouge della Rivoluzione Verde e Paesi Arabi, Palestina, Israele e Algeria, dall’altro scovando nuove parabole e linee in paesi europei periferici geograficamente ma vivi e attivi culturalmente come il Belgio, La Repubblica Ceca e la Danimarca.
“Intercity non è un progetto dai facili costumi – spiega il direttore, scenografo, regista ed attore Milopulos – non sceglie comode soluzioni e non è semplice mantenerlo incontaminato. Ma è vivo e sano e forte. Ricordo ancora con emozione la prima volta nel 1987 quando portammo la drammaturgia newyorkese”. Il Teatro della Limonaia è sempre stato un passo avanti, facendo quell’avanguardia che sposta l’asticella, che pone un po’ più in là la soglia, che mette in moto meccanismi per foraggiare il pensiero critico. Intercity è una finestra aperta sull’estero. A novembre a Shanghai la Limonaia rappresenterà l’Italia con “Io sono il vento” di Jon Fosse.
Il manifesto è simbolico ed evocativo: la mano del David di Michelangelo (che ci ricorda lo spettacolo di Milopulos “Firenze”) chiusa. Dentro ha un sasso, non si sa se per offendere o difendersi da Golia (Intifada?). La cultura come antidoto alla guerra. “Da anni sognavo di lavorare su dei testi palestinesi – spiega il direttore artistico – ma lo volevo fare in collegamento e relazione, inevitabilmente, con Israele”. Ecco infatti “I monologhi di Gaza”, che aprono il festival il 26, 27 e 28 settembre, piccoli testi brevi scritti da ragazzi sotto assedio e bombardamenti nel 2009. Purtroppo la storia è monotona e si ripete, testi scritti da ragazzi che hanno perso l’innocenza: “A Gaza non ci sono bambini, nasci e subito diventi adulto. Questo è un testo che non è un testo, che parla di un Paese che non è riconosciuto come tale”.
Interessante, il 3 e 4 ottobre, “Antiwords” dei cechi Spitfire, due grandi testoni su due sedie in un mix grottesco tra danza, prosa e teatro fisico che mette in risalto la politica nella sua peggiore versione. Esperimento tra più curiosi è questo danese “Hamlet Private”, quaranta minuti per un singolo spettatore (venti repliche per venti fortunati) dove le domande del principe di danimarca finalmente esploderanno per capire che i suoi dubbi esistenziali fanno parte del bagaglio di ognuno di noi.
Anche il belga “Last supper” (11, 12 ottobre) presenta tutte le caratteristiche del sensazionale: una cena, un’ultima cena, con il pubblico invitato a tavola da commensali complici, dove personaggi del passato assaporeranno i loro cibi preferiti celebrando la vita nell’ultimo capitolo dell’esistenza: Beethoven, Copernico, Maria Antonietta o Che Guevara si racconteranno e si scioglieranno davanti ai loro piatti negli ultimi istanti prima della fine annunciata.
Ed ancora il testo algerino, ma messo in scena dalla compagnia milanese Atir e dalla regista Serena Sinigaglia, “Alla mia età mi nascondo ancora per fumare” (16, 17, 18 ottobre) con un coro di donne rinchiuse (come ne “Le Troiane” di Euripide) a difendere una di loro incinta dalla furia degli uomini che fuori sbattono e sbraiatano e distruggono pronti ad entrare. Ancora il Belgio chiude il programma ufficiale “Cocktails” (24, 25 ottobre) in un cabaret contemporaneo che stuzzica tematiche attuali mentre barman preparano drink alcolici dai nomi iperbolici presi in prestito dalla cronaca cronica. Info: teatrodellalimonaia.it; 055.440852.
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Roma, 9 gen. (Adnkronos) - Sulle dimissioni di Elisabetta Belloni dal vertice del Dis "ho letto molte ricostruzioni che non corrispondono a verità, quello che ha detto l'ambasciatrice Belloni corrisponde a verità: ha deciso di anticipare di qualche mese la scadenza naturale del suo incarico per evitare di finire nel tritacarne che di solito accompagna nomine così importanti". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno.
"Ho una stima e un rispetto enormi per Elisabetta Belloni, che approfitto per ringraziare ancora una volta per il lavoro straordinario, che, insieme a tutto lo staff, al mio consigliere diplomatico, Fabrizio Saggio, ha fatto per la presidenza del G7 -ha aggiunto la premier- Elisabetta Belloni è un funzionario capace, coraggioso, di lungo corso, la mia stima e il mio rapporto personale con lei sono assolutamente inalterati. Mi pare che sia parecchio ambita anche fuori dai confini nazionali, quindi prevedo che il suo percorso non termini qui".
"Spero che quello che ha detto Elisabetta Belloni e sto dicendo io possano contribuire a chiudere questa querelle francamente antipatica. Elisabetta Belloni, tra l'altro, ha consegnato a me le sue dimissioni prima di Natale, quindi le vicende di questi giorni non c'entrano assolutamente niente. Io e lei al tempo -ha concluso Meloni- concordammo di attendere le vacanze di Natale per dare la notizia, per organizzare una transizione che fosse più possibile serena, ma tutto quello che è accaduto, la vicenda Sala, addirittura ho letto che era legato alla vicenda SpaceX non c'entra assolutamente: le cose sono più tranquille e serene".
Roma, 9 gen (Adnkronos) - "I rapporti tra Italia e Grecia sono ottimi. Io e Kyriakos Mītsotakīs siamo compagni di banco al Consiglio europeo, parliamo di molte materie sulle quali abbiamo un approccio comune: difesa, sicurezza, immigrazione, messa in sicurezza del territorio di fronte ai continui eventi climatici estremi". Lo ha detto Giorgia Meloni.
"C'è in calendario un vertice intergovernativo, l'ultimo è del 2017 a Corfù, si terrà a Roma il 9 febbraio e l'obiettivo che ci diamo è mettere nero su bianco l'ampiezza di questa cooperazione con una dichiarazione congiunta e intese bilaterali su questioni di rilevanza come sicurezza e protezione civile", ha spiegato la presidente del Consiglio.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi" a capo del Dis, "persona che ha alle sue spalle una carriera assolutamente prestigiosa all'interno della Polizia di Stato, un funzionario dello Stato di prim'ordine". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno, spiegando che la nomina verrà formalizzata nel consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Il rientro di Cecilia Sala in Italia segna uno di quei momenti sempre più rari, eppure necessari, nei quali il senso delle istituzioni e sentimenti comuni di preoccupazione e solidarietà rafforzano la nostra identità nazionale e convivenza civile". Così Francesco Pionati, in un editoriale sulla conclusione della vicenda della giornalista italiana, dove il direttore di Radio1 e Giornale Radio Rai sottolinea come "per una volta, le polemiche sono state sedate, provvidenziale, il silenzio stampa chiesto e ottenuto dalla famiglia. Per una volta tutto ha funzionato come doveva e ogni protagonista della vicenda, dal governo all'opposizione, dalla famiglia alla stampa fino all'intelligence, ha fatto quel che doveva senza sbavature, ispirato probabilmente dalla forza d'animo non comune dimostrata dalla collega arrestata in Iran".
"Certo - prosegue Pionati - riprenderanno presto discussioni e scontri legittimi sui temi caldi dell'attualità politica, ma ancora per un po' festeggiamo una bella giornata per tutti gli italiani segnata non a caso dall'applauso unanime del Senato alla notizia della liberazione. Riassume Pierferdinando Casini: 'Non ho votato e non sostengo questo governo, ma dico brava alla Meloni per il successo che ha ottenuto. L'Italia viene prima delle nostre divisioni'".
Gaza, 9 gen. (Adnkronos) - Funzionari di Hamas a Gaza sostengono che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 12 persone, tra cui tre ragazze. Secondo quanto riferito dall'agenzia di protezione civile della Striscia, tre ragazze e il loro padre sono rimasti uccisi quando un attacco aereo ha colpito la loro casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.
In un altro attacco, otto persone sono state uccise quando la loro casa è stata colpita nella città di Jabalia, nel nord di Gaza. Secondo l'agenzia di difesa civile, diverse altre sono rimaste ferite in quell'attacco.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.