Hervé Pierre Gourdel, un turista francese di 55 anni, è stato sequestrato lunedì, in Algeria, da un gruppo di terroristi denominato Jund al-Kalifà, i soldati del Califfo. La notizia è stata diffusa dai miliziani stessi che in un video hanno rivendicato il rapimento e minacciato la Francia, promettendo di uccidere l’ostaggio entro 24 ore se il presidente, François Hollande, non fermerà i raid aerei in Iraq. Pronta la risposta del ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius: “Non ci faremo intimidire, non cederemo alle loro minacce”. Anche lo stesso Presidente esclude la possibilità di cedere ai ricatti: “Continueremo a sostenere il governo iracheno”, ha dichiarato.
Il gruppo di terroristi è legato ad AlQaeda nel Maghreb (Aqim), ma a metà settembre ha manifestato la volontà di staccarsi dalla cellula guidata dal dottore egiziano, Ayman al-Zawahiri, per sostenere la lotta dell’autoproclamato califfato con a capo Abu Bakr al-Baghdadi e diventare il suo “distaccamento” in Africa del Nord. Stessa proposta era stata avanzata da un altra costola di AlQaeda nella penisola arabica con base in Yemen, ma lo Stato Islamico aveva escluso qualsiasi collaborazione con i miliziani degli ex alleati. La scelta di sequestrare l’ostaggio francese in nome del califfato, quindi, rappresenta probabilmente un tentativo di avvicinamento da parte della cellula nordafricana nei confronti dell’Isis. Nel video diffuso dai combattenti, infatti, prima delle immagini che mostrano il prigioniero con a fianco due miliziani, si vede il discorso di al-Baghdadi all’interno della moschea di Mosul nei giorni della proclamazione del califfato.
Le richieste dei jihadisti escono dalla bocca dello stesso ostaggio che, rivolgendosi a Hollande, lo implora di fermare gli attacchi aerei nei territori dello Stato islamico in Iraq, altrimenti i miliziani lo uccideranno. Il governo transalpino ha, però, escluso di cedere a qualsiasi richiesta dei terroristi, rinnovando il suo impegno a portare avanti la campagna militare contro l’Isis. “I terroristi non possono interferire nelle politiche del nostro paese”, ha commentato Fabius che, però, ha escluso che l’aviazione allarghi il suo raggio d’azione anche ai territori siriani. Il presidente Hollande, intanto, ha già sentito il suo omonimo algerino, Abdelmalek Sellal, che gli ha offerto piena disponibilità a collaborare per il ritrovamento del turista sequestrato in Algeria: “Le autorità algerine – ha dichiarato il presidente francese – stanno già collaborando con noi per liberare l’ostaggio”.
La Francia è uno dei paesi che per primi si è offerto di collaborare attivamente alle operazioni militari aeree per la lotta al califfato islamico e per questo è entrata nel mirino dei jihadisti che, dopo gli Stati Uniti, la vedono come uno dei principali nemici dello Stato Islamico. Lo ha ribadito anche il portavoce dell’Isis, Abu Muhammed al-Adnani, che in un messaggio audio di 42 minuti diffuso il 21 settembre ha invitato i “lupi solitari”, ossia i sostenitori dell’Isis sparsi nei territori fuori dal califfato, ad attaccare civili occidentali senza pietà, “Se potete uccidere un miscredente americano o europeo, soprattutto uno sporco francese, o un australiano o un canadese – ha detto -, uccidetelo in qualunque modo possibile e immaginabile. Attaccate i civili”