Incastrati da fotografie e video, 17 dirigenti e 16 dipendenti dell'Azienda sanitaria provinciale timbravano i loro badge ma in realtà andavano in strutture sportive, supermercati o uffici postali. Le accuse sono di falso ideologico, truffa e false certificazioni. Per 19 degli assenteisti, la Procura ha anche sollecitato l’interdizione temporanea dai pubblici uffici
Qualcuno andava in piscina, altri preferivano fare commissioni all’ufficio postale o preoccuparsi di fare la spesa al supermercato. Il tutto durante l’orario di lavoro. Diciassette dirigenti e sedici dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa sono indagati dalla Procura per assenteismo. I 33 erano tutti in servizio nel presidio dell’ex ospedale neuropsichiatrico. Documentate assenze di singoli dipendenti anche per 156 ore in un mese.
I servizi più colpiti da questa ondata di assenteismo sono stati quelli di tossicologia, veterinaria, sicurezza del lavoro e vaccinazione. L’operazione, ribattezzata “Doctor house“, ha svelato un meccanismo complesso all’interno degli uffici dell’ex ospedale neuropsichiatrico. Oltre 1.500 fotografie e circa 600 ore di video hanno mostrato i “pianisti” in azione, ovvero i dipendenti che, a turno, strisciavano il badge per segnalare la presenza in ufficio dei colleghi invece assenti. Segnalati nei video anche gli spostamenti degli assenteisti seguiti mentre, durante l’orario di lavoro, andavano al supermercato, all’ufficio postale e in piscina.
Le accuse contestate sono di falso ideologico, truffa e false certificazioni. Per 19 dei 33 indagati, inoltre, la Procura ha anche sollecitato l’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Richiesta su cui dovrà decidere il gip di Siracusa. L’indagine è iniziata circa un anno fa. I vertici dell’Asp, hanno sottolineato magistrati e investigatori, hanno fornito la più ampia collaborazione.