Emergono novità importanti dalla perizia del Racis: i medici del carcere di Roma Regina Coeli notarono le ferite sul corpo dell'ultrà romanista indagato per la morte di Ciro Esposito, mai evidenziati dal Gemelli. Slitta al 3 ottobre l'incidente probatorio
I medici del reparto clinico del carcere di Regina Coeli avevano già refertato la presenza sul corpo di Daniele De Santis di ferite da arma da taglio. I verbali dei medici di Regina Coeli contrastano con il referto del Gemelli che negava la presenza di ferite su “Gastone”, accusato di aver sparato e ferito a morte il tifoso napoletano Ciro Esposito, e sembrano accreditare la versione della difesa di De Santis “costretto a sparare perché aggredito e ferito”.
Il referto è dell’8 maggio, 5 giorni dopo il ferimento. La novità emerge nel giorno dell’incidente probatorio – che è stato rinviato al 3 ottobre – sulla maxi perizia del Racis sui fatti del 3 maggio, avvenuti prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina durante i quali venne ferito Esposito che morì 53 giorni dopo per i colpi di pistola sparati – secondo l’accusa – da De Santis. Inoltre il coltello a serramanico trovato sulla scena della rissa scoppiata in viale di Tor di Quinto apparterrebbe al gruppo di tifosi napoletani che prese parte alla prima fase dell’aggressione all’ex ultrà romanista. Il dettaglio emerge dal capo di imputazione a carico di Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. Per la stessa Procura di Roma i tre tifosi del Napoli “hanno portato in luogo pubblico un coltello a serramanico di colore argento con manico in simil legno”. Su questo coltello, recuperato dagli investigatori sulla scena della rissa avvenuta in viale Tor di Quinto, gli esperti del Racis hanno individuato anche la presenza di tracce ematiche riconducibili a De Santis.
In base ai documenti medici, ora posti sotto sequestro dalla Procura di Roma, De Santis viene sottoposto a visita medica a Regina Coeli intorno alle 10 dell’8 maggio scorso. Gli vengono refertate e medicate “ferite da taglio al fianco” oltre a “una ferita lacero contusa alla fronte” per la quale furono applicati dei punti. De Santis era giunto nel carcere romano il giorno prima per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia. In precedenza era stato ricoverato al Gemelli e trasferito per motivi di sicurezza al Policlinico Umberto I.
Le ferite da arma da taglio sono poi riscontrate dai medici dell’ospedale Belcolle di Viterbo il 25 giugno (giorno in cui De Santis viene trasferito nella struttura dopo la morte di Ciro Esposito) che le medicano. Dai documenti medici emerge che il tifoso giallorosso al Gemelli viene sottoposto a una Tac da cui i medici riscontrano una serie di fratture, di cui una molto grave ad una caviglia, che renderà necessario un intervento chirurgico.
Per l’assenza di alcuni dei periti del Racis che hanno redatto la perizia sulla pistola e sui reperti raccolti dagli investigatori, è slittato al 3 ottobre prossimo l’incidente probatorio davanti al gip Giacomo Ebner per esaminare e discutere le conclusioni peritali. Al termine dell’udienza la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, che era al Palazzo di Giustizia per assistere all’atto istruttorio ha abbracciato uno dei difensori di Daniele De Santis, l’ultrà accusato d’aver ucciso suo figlio.