Gautam Khaitan è stato arrestato. La polizia ha messo le manette ai polsi all’uomo di affari ed avvocato indiano in relazione al sospetto pagamento di tangenti nella fornitura all’Aeronautica militare dell’India di elicotteri AgustaWestland (Gruppo Finmeccanica) per il trasporto Vip. Lo riferisce oggi la stampa a New Delhi. Fonti dell’Enforcement Directorate (Ed) indiano hanno indicato che l’arresto, il primo avvenuto in India nell’ambito della commessa dei 12 AW-101 poi bloccata dal ministero della Difesa, è motivato dal sospetto che Khaitan sia un personaggio chiave nel pagamento di presunte tangenti a diversi beneficiari realizzato attraverso una intricata rete di compagnie da lui partecipate in India.

In particolare lo si sospetta di aver agito, d’intesa con gli intermediatori Carlo Gerosa e Guido Haschke, per riciclare una significativa parte di 21 milioni di euro destinati a beneficiari indiani fra cui l’ex comandante dell’Aeronautica militare indiana, S.P.Tyagi, ed alcuni suoi cugini. Nei confronti di Khaitan e del cittadino britannico Christian Michell, il gip di Busto Arsizio ha emesso in luglio un mandato di arresto europeo dopo il quale l’avvocato indiano è stato dichiarato latitante.

L’avvocato indiano si è detto ripetutamente estraneo ai fatti, ma il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto in agosto un suo ricorso confermando l’ordine di arresto, respingendo l’eccezione presentata dalla difesa su una carenza di giurisdizione da parte italiana, e ribadendo il ricorrere sia del pericolo di fuga che della reiterazione del reato. Dopo l’arresto di ieri Khaitan è stato presentato ad un giudice di New Delhi che ha disposto per lui sette giorni di custodia giudiziaria.

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