Il documento è stato presentato dai saggi nominati dal consiglio federale di Stato. "Considerare penalmente una relazione tra consanguinei adulti e consenzienti" - si legge nella proposta approvata con la maggioranza dei voti - "è un mezzo inappropriato per salvaguardare un tabù sociale"
Depenalizzare le relazioni consensuali tra fratelli adulti. E’ questa la proposta choc del Consiglio Etico tedesco – Deutsche Ethikrat- l’organismo nominato dal governo federale che ha il compito di fornire il proprio parere su decisioni che investono delicate questioni etiche.
Considerare l’incesto un reato, si legge nel documento di 80 pagine approvato oggi “è un mezzo inappropriato per salvaguardare un tabù sociale“.
In concreto, il Consiglio raccomanda la revisione dell’articolo del codice penale nella parte in cui tratta delle relazioni sessuali consensuali tra fratelli di età superiore ai 18 anni affermando che “Non è compito del diritto penale applicare standard morali o porre limiti alle relazioni sessuali tra cittadini adulti ma di difendere i singoli dai danni e da gravi disturbi, e proteggere l’ordine sociale della comunità”. La richiesta della Deutsche Ethikrat alle istituzioni è quella di cancellare il paragrafo che punisce l’incesto con una multa o fino a due anni di carcere.
La proposta è stata approvata dalla maggioranza dei membri, 26 in tutto, con 14 sì e due astenuti. Il Consiglio, fondato nel 2007, è composto da esperti in materie scientifiche, mediche, teologiche, filosofiche, etiche, sociali, economiche e legali.
La presa di posizione del Consiglio e il dibattito intorno al tema dell’incesto in Germania sono stati promossi dal caso di un uomo che ha avuto quattro figli dalla sorella. Nato nel 1976 e adottato all’età di sette anni, aveva potuto incontrare per la prima volta la sorella nel 2000, quando entrambe erano adulti.
I due avevano avuto una relazione e diversi anni di convivenza a Lipsia. Condannato più volte per la relazione, l’uomo ha trascorso un totale di tre anni in carcere. I due si sono separati, ma lui ha continuato a contestare le condanne anche davanti alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, che nel 2012 ha dato ragione alla Giustizia tedesca.
Se la riforma fosse portata a termine, avvicinerebbe la posizione tedesca a quella di Spagna, Belgio, Olanda, Portogallo e Lussemburgo i cui ordinamenti penali puniscono le relazioni tra consanguinei solo se il maggiorenne ha una relazione con un membro della famiglia minorenne.