Tirrenia – Compagnia italiana di navigazione trasferisce la sua sede legale, dice addio a Napoli e trasloca a Cagliari. Lo ha annunciato l’assessore regionale dei Trasporti in Sardegna, Massimo Deiana, dopo il voto dell’assemblea dei soci del 24 settembre. “Si tratta di una notizia che definirei storica e che abbiamo atteso invano per decenni”, ha detto Deiana. Oltre al valore simbolico del trasferimento, non mancano le conseguenze pratiche: la Tirrenia-Cin “potenzierà la presenza amministrativa sull’Isola e soprattutto verserà le imposte – solo di Iva circa 30 milioni all’anno – in Sardegna, generando rilevanti entrate per le casse regionali”.
La decisione dell’assemblea degli azionisti arriva dopo meno di due mesi dall’annuncio della convenzione sottoscritta tra Tirrenia e la Regione Sardegna a fine luglio. Un protocollo che individuava dieci attività promozionali tra cui tariffe ridotte del 50% rispetto a quelle per i “residenti” sulla linea Cagliari-Civitavecchia nel periodo invernale (in cui sono previsti tre viaggi settimanali) e blocco dei costi per le merci sulle tratte principali dirette a Genova, Livorno, Napoli e sempre a Civitavecchia. Non solo: il biglietto residenti verrà applicato agli emigrati sardi su tutte le rotte per la Sardegna e nel periodo estivo anche su Genova-Porto Torres e su Civitavecchia-Olbia, linee non in convenzione dove pertanto non esiste obbligo di riduzioni. L’accordo, che contiene anche vari correttivi sulla frequenza delle tratte gestite dalla Tirrenia, è già valso alla regione nuovi posti di lavoro: quest’estate sono stati chiamati all’imbarco “sessanta marittimi dai registri della Gente di mare delle capitanerie sarde”, ha fatto sapere Pigliaru. Ettore Morace, presidente e amministratore delegato di Compagnia Italiana di Navigazione (Cin), che nel 2011 ha rilevato la ex società pubblica Tirrenia, ha commentato: “Sin dal nostro insediamento, abbiamo lavorato affinchè la Sardegna, nostra principale destinazione, avesse un ruolo centrale nello svolgimento delle nostre attività: lo riteniamo giusto e doveroso”.
Tirrenia da giugno sta attraversando una vertenze legale che vede Vincenzo Onorato, armatore della Moby e azionista di maggioranza relativa di Cin col 40% delle quote, opposto al fondo d’investimenti Clessidra di Claudio Sposito (35%).