Cutting back on fossil fuels. Testuali parole.
Ha poi ricordato che in Italia produciamo il 45% di elettricità da fonti rinnovabili e che le ditte green sono anche quelle che esportano di più, innovano di più e creano il maggior numero di posti di lavoro: secondo Renzi, il 40% di nuovi posti di lavoro in Italia è venuto proprio da loro. Il suo intervento si è concluso promettendo risorse per contribuire a costruire un fondo scientifico per “combattere i cambiamenti climatici”.
Applausi. Perfetto. Avanti il prossimo.
E nel concreto? Come pensa Matteo Renzi di ‘cut back on fossil fuels’ se sta facendo di tutto per raddoppiare la produzione di petrolio – scarso e scadente – in Italia?
E se dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica, il Decreto Sblocca Italia da dove è venuto? Perché in quel decreto si spianano le strade a petrolieri invece che alle rinnovabili? Perché tutt’a un tratto l’estrazione di fonti fossili diventa “attività di pubblica utilità, urgente e indifferibile” ? Perché questa designazione non si applica al risparmio energetico o alle rinnovabili invece? Perché – con tutti i problemi che ci sono in Italia – per Matteo Renzi è importante che l’assegnazione delle concessioni minerarie venga centralizzata a Roma, togliendo alle regioni il potere di decidere per se stesse? Perché non abbiamo una Energiewende come in Germania?
Mi domando che strano Dr. Jekyll e Mr Hyde si sia scelta l’Italia per primo ministro.
Non so come abbia fatto Matteo Renzi a fare il suo discorso all’Onuo senza un po di vergogna. Come prima di lui l’amico Corrado Passera questi politici senza idee hanno bisogno di far soldi e di far presto, e quindi se la prendono con i più deboli e con l’ambiente che non può difendersi. Non sanno dire di no ai falchi speculatori che si aggirano nei palazzi romani e a cui importa solo degli azionisti e del portafoglio, ed ecco che sacrificare il paesaggio e i polmoni degli italiani si può. Fai contenti i lobbisti, racimoli un po di spiccioli per l’economia, e pazienza se a New York devi dire cose che non è che siano proprio rappresentative del tuo operato.
Lo stesso giorno di Renzi ha preso la parola anche Leonardo Di Caprio – un gran signore – che li ha presi di petto i petrolieri dicendo che è arrivato il momento di togliere loro ogni forma di sussidio, che avere accesso ad aria e acqua pulita è un diritto inalienabile, che risolvere la crisi energetica è un dovere morale e urgente e che occorre prendere decisioni grandi ed importanti sul futuro delle nostre industrie perché di questo passo scompariremo tutti.