Spopola in rete la foto della donna con tre seni. Originaria di Tampa, in Florida, ha ventuno anni e si fa chiamare Jasmine Tridevil. Il suo decolleté a tre punte è frutto di un’operazione di chirurgia estetica costata la bellezza di ventimila dollari (anche se si sono sollevati dubbi che possa trattarsi di una bufala). Anche se così fosse, ci sarebbe da porsi una domanda: ma cosa spinge una giovane donna, tra l’altro di bell’aspetto, a un gesto del genere? Davvero si è disposti a tutto per un momento di gloria? Ospite in programmi tv e iper richiesta per interviste da diverse testate, ha raccontato che in famiglia non le parla più nessuno e che il suo sogno nel cassetto è condurre un suo programma su Mtv. Io avrei detto di entrare in un circo.
Eppure l’obiettivo alla base delle sua scelta poco ha a che fare con il successo. Lo ha fatto per non risultare attraente agli occhi degli uomini. I suoi amici maschi avrebbero potuto dirle che basta molto meno: risposte acide, un taglio di capelli orrendo, un look volgare, o semplicemente un secco no.
Il nome del suo chirurgo resta top secret, perché di certo verrebbe radiato immediatamente dall’Ordine. Chi e con quale cuore, o meglio etica, può ridurre una donna a fenomeno da baraccone?
“Spesso alcuni medici, pur di guadagnare, sono pronti ad esaudire ogni richiesta, comprese quelle che portano l’immagine del paziente al ridicolo, ottenendo il contrario dell’effetto “benessere e salute” auspicato dall’Oms e stabilito dal Codice Deontologico dei medici” commenta il Dottor Erminio Mastroluca, chirurgo plastico romano e responsabile del Settore Chirurgia di una nota clinica romana.
“Un bravo chirurgo deve saper dire no. Spesso le richieste dei pazienti non rispettano né le proporzioni anatomiche – vedi seni smisurati e labbra troppo abbondanti- né il decoro di un buon gusto inopinabile. Pensare che una donna possa sottoporsi a un intervento chirurgico per ridicolizzare il suo corpo credo sia un’offesa al genere femminile e all’etica severa e morigerata che, molti di noi chirurghi plastici, usiamo quotidianamente nell’esercizio della nostra professione. Pensavo che figure del genere appartenessero alla mitologia classica, vedi Cerbero con le sue tre teste o all’iconografia cinematografica come la protagonista del film Atto di forza, alla quale la suadente paziente pare si sia ispirata. Non amo le forzature di nessun genere, figuriamoci le caricature. Per il chirurgo che ha commesso il reato – perché lo considero un delitto al buon senso oltre che al buon gusto – non spendo neppure una parola. Non avrei accettato di eseguire l’intervento per nessuna cifra. La dignità professionale viene prima di ogni cosa”.
E a questo punto la domanda nasce spontanea: dove acquisterà la sua lingerie Miss Tridevil?