Nuova esilarante rubrica ideata dallo staff della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” (Radio Due): uno spazio di recensione cinematografica curato da un politico di eccezione. Si tratta del senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, che nel suo “Nuovo Cinema Razzi” si impegna ad andare al cinema e vedere un lungometraggio, scelto dai fan del programma sulla pagina Facebook ufficiale. Poi lo recensirà ai microfoni di Radio Due. Il parlamentare però premette: “Sono andato al cinema ‘dopo di tanti anni’. Non è che ho tempo. L’ultima volta che ho visto un film in sala è stata tre anni fa”. E rivela: “Io vado a vedere ‘in principio’ solo film comici. Ho visto quasi tutti i film del ‘Natale lì, Natale là’. Però Totò è un mio grande favorito. Insomma vedo tutti i film di Totò e poi tutti i resti film di Natale”. Il parlamentare confessa però di non conoscere Groucho Marx (“E chi è? Se magne?”) e si avventura nel racconto della trama del film visto al cinema. Ma inzialmente non ne ricorda il titolo: “Tartarughe Nein… Ning…Nin… una cosa così (“Tartarughe Ninja”, ndr). Vabbè, io di solito guardo il film e non vedo neanche il titolo. Comunque, ho potuto vedere che alla fine, come dice il mio presidente, l’amore vince sempre. ‘C’era’ alcuni scienziati” – spiega – “che volevano distruggere New York sempre per egoismo di soldi. C’erano queste quattro tartarughe coi nomi degli artisti grandi italiani”. Razzi ha qualche momento di difficoltà nel ricordare i nomi dei protagonisti, ma poi continua nella sua bislacca critica cinematografica: “Una cosa buona è che nel film è anche pubblicizzata la pizza. C’erano parecchi gusti. E le tartarughe erano proprio ‘innamorati’ di mangiare la pizza. Vedi che poi hanno ceduto dal suo… papà? Le tartarughe erano ‘buoni’ come Berlusconi perché ‘voleva’ il bene della città“. Il senatore aggiunge: “Al cinema però eravamo sette, otto persone. Io non ho letto il libro, però il film è stato interessante” di Gisella Ruccia