I processi per direttissima, le pene sospese agli scippatori, la lentezza della giustizia nelle parole dello scrittore Carofiglio, che spiega: “Bari anni fa era insieme a Napoli la capitale degli scippi. Non si contrastava questo fenomeno, perché si inseguiva lo scippatore con arresto e processo per direttissima. Poi” – continua – “si capì che gli scippi erano commessi da una quarantina di persone, non di più: si fece di ognuno di loro una scheda personale, li arrestiamo tutti insieme e li facciamo condannare per sei, sette reati commessi negli ultimi anni. Così gli scippi sono finiti”

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Cassazione, “possibile ridurre la pena per uno stupro completo”

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Servizio Pubblico, Sabina Guzzanti su trattativa: “Mori non è un personaggio rassicurante”

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