#AuguriCapitano, ecco l’hashtag che tifosi, appassionati di calcio e semplici ammiratori stanno utilizzando da mezzanotte per festeggiare i 38 anni di Francesco Totti. Entrato in topic trend, difficilmente uscirà dagli hashtag più utilizzati almeno per tutta la giornata e se oggi alle 18 contro il Verona l’allenatore della Roma Garcia decidesse di farlo entrare (parte dalla panchina, previsto un turno di riposo) farebbe un gran regalo a tutti quelli che dal 1992 ad oggi hanno apprezzato il suo modo di giocare, la professionalità e l’essere un grande uomo dentro e fuori dal campo. Poi, chissà, qualcuno su Twitter ci spera, il gol del capitano sarebbe la ciliegina sulla torta. Sembrano i festeggiamenti della regina Elisabetta o di un attore famoso negli Stati Uniti e invece è solo il compleanno del “Pupone”.
Già da lunedì scorso sono iniziati ad arrivare i “regali” per chi indossa la fascia di capitano della Roma dal 1998: immagini degli esordi, i video dei gol più belli e i messaggi di vip romanisti e non che hanno deciso di dare il loro tributo a Totti. Più che un compleanno sembra – ed è strano dirlo – un ricordo di una carriera fatta di pochi trofei, ma di un amore unico verso la squadra e la città sottolineata dalla famosa frase “Roma è diversa da tutte le altre, per me i romani e i romanisti non sono né tifosi, né amici, sono una famiglia”.
Sembra proprio uno degli ultimi compleanni festeggiati da giocatore, ma nessuno riesce ad ammetterlo. Per adesso rimane uno dei compleanni italiani più social. Spesso ci sono hashtag coniati per gli auguri agli idoli degli adolescenti, ma mai o quasi si era visto festeggiare così un giocatore sulla soglia dei 40 anni. E il messaggio più ritwittato non poteva che essere quello del profilo ufficiale della Roma con un video che sa di ringraziamento. C’è anche chi ricorda i numeri di Totti: 23 stagioni in serie A, 235 gol segnati e 5 trofei vinti, senza contare la vittoria al Mondiale del 2006 giocato al 60% dopo il recupero lampo dalla frattura al perone. Ci sono i compagni di squadra, l’ex laziale Roberto Mancini e tanti altri rivali in campo.
Non manca proprio nessuno, su Twitter è grande festa anche con la frase “O capitano, mio capitano”, già utilizzata ad agosto per ricordare Robin Williams, anche se ora ha tutt’altro significato. Non manca chi ricorda le famose barzellette, raccolte poi in libri che hanno avuto un grosso successo di vendite, e i suoi strafalcioni nelle interviste post-partita con la famosa storpiatura del nome della competizione Champion’s League che proprio non riusciva a pronunciare in modo corretto. Il famoso cucchiaio, i lanci ad occhi chiusi e i tantissimi gol e assist, Twitter diventa la bacheca del ricordo e, anche se non si vede, tra i tanti 140 caratteri spuntano lacrime di commozione.