Biomattone su biomattone, l’azienda Equilibrium sta creando un nuovo modo di concepire le nostre abitazioni e l’edilizia più in generale. A Castelli Calepio, in provincia di Bergamo, dalle ceneri di un’azienda edile tradizionale schiacciata dalla crisi è nato nel 2011 il progetto che permette di costruire case che invece che contribuire alle emissioni di CO2, ne assorbono grandi quantitativi dall’atmosfera. “Secondo Life Cycle Assessment – una procedura internazionale standardizzata per valutare l’impatto di un prodotto sull’ambiente – per ogni metro cubo di calce e canapa posato, viene sequestrata dall’atmosfera una quantità di CO2 che varia dai 18 ai 60 chilogrammi a seconda del metodo e del materiale”, spiega Paolo Ronchetti, il 36enne general manager dell’azienda. Grazie alle sue caratteristiche il biomattone costituito da truciolato di canapa, calce e acqua, “contribuisce alla consistente riduzione dei consumi energetici, fino ad azzerarli, e a mantenere costanti temperatura e umidità. E’ un prodotto molto duttile, che può essere utilizzato sia per la costruzione ex novo di muratura verticale, sia per la riqualificazione energetica, isolando murature esistenti e coibentando pavimenti, tetti e sottotetti, inoltre è riutilizzabile e biodegradabile”, puntualizza Ronchetti. In Europa, in particolare in Francia, è una tecnica utilizzata dagli anni ’90, anche se è rimasto un settore di nicchia. L’azienda in Italia sta provando a diffondere questa tecnica costruttiva con un approccio aperto, per coinvolgere un pubblico più ampio raccontando i benefici abitativi e ambientali di questo materiale naturale. A Bisceglie è in corso di realizzazione il complesso abitativo in canapa e calce più grande d’Europa, progettato dallo studio di architetti Pedone Working. Si tratta di circa 60 appartamenti che saranno pronti tra 8-10 mesi: il prezzo di vendita è di circa il 10% superiore a quello di un’abitazione tradizionale, ma i costruttori ci tengono a sottolineare “il notevole risparmio che si avrà sulle bollette, visto che sono abitazioni a zero consumo energetico in linea con la direttiva europea che stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione a partire dal 2018” di Mario Catania
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