La Bmw di grossa cilindrata viaggiava a oltre 100 chilometri all'ora. Il conducente, fratello di una delle vittime, ha perso il controllo ed è andato a schiantarsi contro la vetrina del locale. Aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito. I ragazzi, due dei quali minorenni, erano seduti fuori dal locale quando sono stati investiti.
Stavano passando un pomeriggio tra amici, guardando le partite di serie A seduti fuori dal bar New Club 2000 del loro paese, Sassano, in provincia di Salerno, quando un’auto che viaggiava a oltre 100 chilometri all’ora sul rettilineo su cui si affaccia il locale ha sbandato e li ha travolti. Sono morti così, poco prima delle 17 di domenica, quattro ragazzi di 14, 15, 16 e 22 anni. Uno dei quali, il quindicenne Luigi Paciello, era fratello di Gianni, il conducente della Bmw 520 che ha causato il massacro. E che, ha fatto sapere il Procuratore Capo di Lagonegro Michelangelo Russo, aveva nel sangue un livello di alcol tre volte superiore a quanto è consentito per potersi mettere al volante. Ora è agli arresti ma ricoverato in ospedale, a Polla, per una sospetta frattura del femore. Nell’impatto sono morti, oltre a Luigi Paciello e a Daniele Paciello, di 14 anni, omonimo ma non parente, anche i due figli del proprietario del locale, Nicolae Giovanni Femminella, di 23 e 17 anni.
I Carabinieri intervenuti sul posto hanno individuato nell’alta velocità e nello stato di ebrezza del conducente le cause dell’incidente. La Bmw, secondo i primi rilievi delle autorità, non ha nemmeno accennato a frenare ed è finita a tutta velocità contro la vetrina del locale. Delle quattro vittime, tre sono morte sul colpo, mentre il quarto ragazzo ha smesso di respirare mentre veniva trasportato d’urgenza in ospedale. Altre persone presenti all’interno del locale sono rimaste lievemente ferite. Il gestore del bar, Cono Femminella, era nel locale al momento dell’incidente e davanti ai figli morenti è stato colto da malore. Il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali delle quattro vittime.
Il giovane conducente dell’auto gestisce anche lui un bar del paese, insieme ad altri soci. Chi lo conosce dice che il ragazzo spesso sfrecciava con la sua auto per le strade del paese. In passato era già rimasto coinvolto in un incidente stradale in cui aveva perso la vita una persona, ma in quell’occasione sedeva al posto del passeggero e non aveva nessuna responsabilità sull’accaduto.