“Non si tratta di un’ordinanza per sparare ai lupi in Lessinia, ma di un documento che – tenendo conto delle crescenti preoccupazioni di residenti, famiglie e allevatori delle zone montane del territorio veronese – vuole dare maggiori garanzie di sicurezza alla cittadinanza”. Così il sindaco di Verona (Lega Nord), Flavio Tosi, smonta le polemiche esplose negli scorsi giorni dopo che ha pubblicato un’ordinanza in cui si autorizzano i cittadini a “sparare ai lupi” presenti nelle valli del Parco naturale della Lessinia, intorno alla città. “Per chi vive in città – spiega Tosi che è anche presidente di Federcaccia Veneto – non è facile capire la difficile situazione venutasi a creare con la ricomparsa del lupo in alcune zone del nostro territorio. Si tratta di un animale predatore, la cui presenza diviene ogni anno più numerosa e che, con i suoi attacchi al bestiame domestico, rappresenta un problema di non facile gestione per gli allevatori. E poi – prosegue – il lupo è estinto da decenni e si è estinto ovunque, perché è incompatibile con un ambiente atrofizzato”. Decisione che, però, non è stata digerita dal Corpo Forestale che ha presentato alla Procura una richiesta di valutazione di legittimità del provvedimento. Ma Tosi non sempre colpito: “In Italia le denunce fioccano, gli esposti pure e qualcuno si diverte”. E alla domanda “se sparerebbe a un lupo”, Tosi risponde: “Io sono un cacciatore, ma francamente no. Il lupo è un canide e io ho cani da tutta la vita e quindi mi troverei a disagio” di Manolo Lanaro