La Corte dei Conti ha avviato un’indagine con l’ipotesi di danno erariale ai danni del Comune di Roma riguardo all’affitto pagato dai Rolling Stones per la loro data italiana, il 22 giugno, nell’arena del Circo Massimo. Un grande successo che ha portato sotto il palco della band britannica decine migliaia di persone ma che è costata a Mick Jagger e compagni appena 7.934 euro. Una cifra che impressiona se si pensa che solo di servizi la band ha pagato ben 176mila euro. L’anomalia diventa più marcata se si pensa che il M5S, che dal 10 al 12 ottobre ha organizzato la festa del Movimento proprio nell’arena romana, ha organizzato una raccolta fondi per pagare un affitto che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100mila euro.
“È stato un errore affittare l’area al prezzo proposto dall’amministrazione precedente – ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino – Bene fa la Corte dei Conti a indagare, per noi nessun problema”. Il viceprocuratore generale che coordina l’inchiesta, Guido Patti, dovrà innanzitutto verificare se effettivamente c’è stato danno erariale e poi sviluppare le indagini seguendo due percorsi. Gli investigatori dovranno prima individuare i responsabili dell’eventuale danno alle casse del Comune di Roma. I dirigenti dell’ente pubblico potrebbero ricevere, a breve, avvisi a dedurre, ossia un invito a presentare documenti per rispondere del proprio operato. La fase successiva, quella più complicata, dovrà stabilire quale fosse la corretta cifra d’affitto per lo spazio pubblico, in occasione del concerto, e confrontarla con quella richiesta ai Rolling Stones. La difficoltà di questa ultima fase sarà quella di stabilire con quali calcoli poter arrivare a una quantificazione del giusto compenso che il Comune avrebbe dovuto ricevere. Due giorni dopo lo show della band britannica, l’assessore alle attività produttive del Comune aveva dichiarato che “in seguito al caso dei Rolling Stones, l’affitto passerà da 8mila euro a 200mila euro”.