Be Free from violence, se qualcuno avesse ancora dei dubbi. Siamo ancora i attesa di un piano nazionale sulla violenza dalla fine del 2013. E’ stato annunciato a più riprese che uscirà in ottobre.
Non ci sono grosse aspettative ma molte perplessità da parte delle pochissime organizzazioni, tra cui la mia, Fondazione Pangea, che hanno partecipato a unici e brevissimi incontri per un confronto ai tavoli della task force ministeriale sulla violenza su documenti abbozzati per il Piano nazionale. Il fatto che la convenzione di Istanbul sia entrata in vigore non sembra aver minimamente modificato l’assetto delle politiche e delle leggi che dovrebbero rispondere a questo problema.
Nel frattempo le organizzazioni vanno avanti, offrono alle donne e ai loro figli accoglienza, protezione, un percorso di sostegno per uscire dal trauma e dalla violenza. Ma fino a quando potranno ancora sopportare questo duro impegno? La mancanza di risposte adeguate e organiche del sistema politico nazionale e regionale rischia di danneggiare quel poco che esiste oggi a contrasto della violenza e che è composto in gran parte dal lavoro delle organizzazioni della società civile.
Per esempio la cooperativa sociale Be Free, di Roma, nel 2009 ha ricevuto un finanziamento dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’avvio di uno “Sportello Donna”, servizio anti violenza aperto 24 ore al giorno, situato presso il Pronto soccorso generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini (Roma). In questi anni sono passate passate oltre 3000 donne che hanno potuto usufruire di supporto psico sociale e di una consulenza legale per allontanarsi dalla situazione di violenza che stavano vivendo. Il progetto scade il 19 novembre 2014 e non sono previsti nuovi bandi né nuovi finanziamenti per prolungarne l’attività.
Per uscire dall’impasse Be Free grazie alla sua creatività e voglia di continuare il lavoro ha avviato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con molti eventi itineranti nei territori romani.
Oggi in particolare c’è l’inaugurazione alle 18 all’ex mattatoio di una mostra di opere donate da vari artisti nostrani e internazionali per parlare e sensibilizzare sul tema della violenza affinché non sia mai più un fatto privato. Le opera resteranno esposte alla Pelanda fino all’8 ottobre tutti i giorni, dalle 16.00 alle 22.00, eccetto il lunedì e poi sarà battuta un’asta. Il ricavato andrà al sostegno delle attività dello Sportello antiviolenza presso il San Camillo Forlanini.
Sono sicura che siamo in tanti, donne e uomini, che vogliamo dire Be Free from violence alla società intera, questa campagna ci offre un’occasione importante, non restiamo nel silenzio, cogliamola!
Gli artisti che hanno donato le loro opere:
Susannah Baker Smith, Marina Biagini, Elena Boccoli, Alessandra Carloni, Susanna Cascella, Mariagrazia Dardanelli, Roxy Deva, Cecilia De Paolis, Yvonne Ekman, Tony Esposito, Marzia Gandini, Pam Glew, Jonathan Huxley, Fabio Imperiale, Mark Kostabi, Anita Kunz, Enrico Manera, Kristina Milakovic, Tara McPherson, Giancarlo Neri, Itto, Valeria Patrizi, Marilena Pasini, Michel Pellaton, Gualtiero Redivo, Valentina Sisto, Patrizia Trevisi, Marziax
Gli artisti degli happening:
Giusi Cicciò, Elena Fazio, Rosaria Iovine, Alma Manera, Nicola Paduan, Cristina Pedetta, Francesca Romana Miceli Picardi, Angela Sajeva