Cambiamenti in vista anche per la circolazione urbana, con la proposta di aumentare la lunghezza di tram e autobus che seguono “percorsi protetti” (come le cosiddette “corsie gialle”) a 18,75 metri, in modo da incrementarne la portata e agevolare allo stesso tempo il rinnovo del parco veicoli
Aumentare da 80 a 100 km/h la velocità massima consentita in autostrada ai convogli con rimorchio leggero, come per esempio le roulotte: è una delle proposte presentate in Parlamento per la modifica del Codice della strada, in esame alla commissione Trasporti. Per la Decima commissione di Montecitorio, aumentare i limiti di velocità per questi veicoli consentirebbe non soltanto di eliminare un problema legato alla sicurezza stradale e all’intralcio del traffico (come già avviene in Francia, Belgio, Germania e Austria, dove il provvedimento è stato adottato), ma anche di “facilitare l’utilizzo dei rimorchi per uso turistico, con conseguenze positive sullo sviluppo del mercato italiano”. Per quanto riguarda invece le strade extraurbane, la proposta, avanzata dal Movimento 5 Stelle, è quella di affidare l’obbligo di rivedere i limiti anche ai gestori e non solo agli enti proprietari.
Cambiamenti in vista anche per la circolazione urbana, con la proposta di aumentare la lunghezza di tram e autobus che seguono “percorsi protetti” (come le cosiddette “corsie gialle”) a 18,75 metri, in modo da incrementarne la portata e agevolare allo stesso tempo il rinnovo del parco veicoli, e la decisione di dare al car pooling una specifica connotazione normativa definendolo come “un servizio di trasporto non remunerato basato sull’uso di condiviso di veicoli privati tra due o più persone che debbano percorrere lo stesso itinerario”: pollice alto dunque per servizi come BlaBlaCar e Multitaxi, che oltre che sulle finanze influiscono positivamente anche sull’inquinamento e il traffico.
Occhio di riguardo, infine, a ciclisti e pedoni, tematica che sembra stare particolarmente a cuore ai Pentastellati: via libera al posteggio delle biciclette nelle aree riservate ai pedoni, posto che non intralcino o si rivelino un pericolo per la sicurezza, mentre sia i proprietari delle strade, sia i gestori dovranno adeguarsi alle linee di indirizzo previste dal ministero per la creazione di infrastrutture e arredi urbani che migliorino la sicurezza dei biker.
di Andrea Barsanti