La Procura di Napoli ha chiuso un filone dell’inchiesta su presunte irregolarità nella organizzazione della Coppa America nel capoluogo campano. Tra i destinatari degli avvisi – secondo l’agenzia Ansa – il sindaco sospeso di Napoli Luigi de Magistris, il fratello Claudio e altri componenti dello staff del sindaco nonché il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. In un tweet, riferendosi alla chiusura delle indagini, il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, scrive: “Accertare i fatti. Collaborazione e trasparenza”.
Nel luglio dello scorso anno furono tutti iscritti nel registro degli indagati per illecita selezione di socio privato. I provvedimenti riguardano un solo filone dell’inchiesta condotta dai pm Graziella Arlomede e Marco Bottino e coordinata dai procuratori aggiunti Alfonso D’Avino e Fausto Zuccarelli. L’indagine complessiva si riferisce infatti alle due edizioni della rassegna sportiva, svoltesi nel 2012 e 2013.
Le presunte irregolarità ipotizzate nel filone appena concluso sono relative, tra l’altro, alla scelta dell’Unione Industriali come socio privato della società ACN (American Cup Napoli). Ancora aperta invece l’indagine che riguarda appalti relativi alla seconda edizione, quando nell’ACN all’Unione degli Industriali subentrò la Camera di Commercio. L’ipotesi di illecita selezione di socio privato si riferisce alla scelta (fatta da Comune, Provincia e Regione) dell’Unione industriali come partner privato dell’Acn, la società che ha gestito le due edizioni della Coppa America. Il partner privato, secondo gli inquirenti, si sarebbe dovuto scegliere con una gara pubblica.
Per quanto riguarda l’altro filone, una ipotesi di abuso d’ufficio si riferisce all’ingresso nell’Acn della Camera di commercio di Napoli, che ha sostituito l’Unione degli industriali. La legge finanziaria del 2008 – rilevò la procura nei mesi scorsi – prevede che gli enti territoriali non possano avere partecipazioni in società miste. Altri reati che furono ipotizzati nella seconda “tranche” furono di turbativa d’asta e truffa. Le presunte irregolarità sarebbero state individuate anche nell’utilizzo dei fondi europei e nell’anticipazione delle somme alle società americane per i diritti. Una inchiesta parallela è in corso da parte della Corte dei Conti.