Nella stagione 2014/2015 il calcio made in Italy è davanti a Spagna, Germania e Inghilterra: posizione che garantisce dall’anno prossimo almeno una squadra testa di serie in Champions
Cinque vittorie su sei partite nella seconda giornata di coppe, 29 punti conquistati su 36 disponibili dall’inizio dell’anno e primo posto nel ranking Uefa. L’Italia è tornata grande in Europa? Forse è presto per rispondere affermativamente a questa domanda ed abbandonarsi a facili entusiasmi. Ma sicuramente tutte le formazioni italiane impegnate a livello internazionale hanno cominciato la stagione nel migliore dei modi. Il turno di questa settimana ha visto l’Italia in grande spolvero in Champions League, ma soprattutto in Europa League, da sempre tallone d’Achille delle nostre squadre (più per masochistico snobismo, che per inferiorità rispetto alle avversarie).
Senza più folli turnover, con un buon approccio alla gara e complice il favore del calendario (dal Qarabag alla Dinamo Minsk, i match erano abbordabili), ieri sera le italiane hanno tutte vinto. Chi in maniera convincente (come la Fiorentina in Bielorussia e il Napoli contro lo Slovan Bratislava), chi faticando più del dovuto (l’Inter ha stentato a San Siro contro i campioni dell’Azerbaijan), chi gettando il cuore oltre l’ostacolo (come il Torino, che ha avuto bisogno di un rigore al 94’ per piegare la resistenza del Copenaghen). Ma nel calcio conta vincere. E con i tre punti di ieri le italiane hanno fatto un bel passo avanti in classifica: Inter, Napoli e Fiorentina hanno praticamente ipotecato la qualificazione, il Torino può farlo nei prossimi incontri contro i modesti finlandesi dell’Hjk Helsinki.
Non è andata male neppure in Champions League, l’Europa dei grandi dove il livello si alza considerevolmente. La Roma è uscita indenne dall’Etihad Stadium del Manchester City, dominando per un’ora e dando prova di grande forza. L’unico passo falso è stato quello della Juventus, sconfitta in trasferta dall’Atletico Madrid. Paradossalmente proprio i campioni d’Italia sono la squadra ad aver totalizzato meno punti, fino ad ora: solo tre, mentre Roma e Torino sono a quota quattro, e Inter, Napoli e Fiorentina a punteggio pieno. Ma anche per i bianconeri le chance di passaggio del turno sono assolutamente intatte. La strada è ancora lunga (soprattutto per la Roma, inserita in un girone di ferro è attesa adesso dalla doppia sfida contro il Bayern Monaco di Pep Guardiola). Ma non è utopia pensare di avere due squadre negli ottavi di Champions e quattro nei sedicesimi di Europa League. A trarre beneficio da questo ottimo avvio è soprattutto il ranking Uefa: nella stagione 2014/2015 l’Italia è prima nella graduatoria per nazioni con 5.666 punti conquistati, davanti anche a Spagna (5.357), Germania (5.142) e Inghilterra (5.000). Non accadeva da tempo immemore.
E’ ovviamente presto per cantar vittoria: col passare dei mesi si alzerà l’asticella per chi è impegnato in Europa League, e comincerà a pesare il fatto di avere due sole squadre in Champions. Ma le prospettive in vista del prossimo anno sono decisamente rosee. L’Italia attualmente è quarta nel ranking e a giugno scarterà 11mila punti del 2010/2011 (il sistema prende in considerazione le ultime cinque stagioni). Il Portogallo, che segue al quinto posto, ne perderà 18mila, la Germania che ci precede 15mila. L’Italia, dunque, blinderà la sua attuale posizione, che dall’anno prossimo le garantirà di avere almeno una squadra testa di serie in Champions League. E comincerà anche a ricucire il gap dal terzo posto della graduatoria, quello che garantisce quattro piazze in Champions: attualmente è di circa 10mila punti, il prossimo settembre se le italiane dovessero arrivare in fondo nelle coppe potrebbe essere addirittura dimezzato. Piccoli passi verso la rinascita. A patto, ovviamente, di continuare a vincere in Europa.