Il governo ha deciso di usare la forza contro i manifestanti scesi in strada. Il leader degli studenti: "Non vogliamo la rivoluzione, vogliamo solo democrazia"
Il governo di Hong Kong ha deciso di sgombrare con la forza le strade della metropoli, lo hanno riferito fonti vicine allo stesso governo citate dai media locali. Scontri fra i dimostranti e gli antagonisti si sono verificati in mattinata e nel corso della giornata, fra le due parti, sono proseguiti insulti.
Il governatore filocinese di Hong Kong, Leung Chun-ying, ha dato un ultimatum, dicendo che le strade occupate devono essere sgomberate entro lunedì 6. Il capo dell’esecutivo ha precisato che istituzioni e forze di polizia prenderanno “tutte le misure necessarie per ristabilire l’ordine sociale”. In un video messaggio, Leung ha affermato che le strade di accesso alla sede centrale del governo devono essere riaperte entro il fine settimana, per consentire ai funzionari pubblici di tornare a lavoro e le strade dell’isola di Hong Kong devono essere liberate, così da consentire alle scuole di riaprire.
Migliaia di persone hanno raccolto l’invito del leader degli studenti, il 17enne Joshua Wong, sfidando sia gli attacchi subiti da parte degli oppositori, sia l’appello del governo a sgomberare le strade. Democrazia adesso, democrazia a Hong Kong, fra gli slogan intonati dai manifestanti.
Il corteo è durato alcune ore e i partecipanti talvolta battevano le mani mentre si avvicendavano interventi e brani popolari interpretati da cantanti locali. “Non vogliamo la rivoluzione, vogliamo solo democrazia”, ha detto Joshua Wong. “Speriamo che non ci sarà violenza”, ha proseguito, aggiungendo che “sarebbe spiacevole se questo movimento finisse in un bagno di sangue e violenza”.