La Regione Calabria aveva affidato ad un’associazione l’organizzazione di corsi di formazione dedicati alla cultura della legalità per insegnanti, ma la Guardia di Finanza di Catanzaro ha scoperto invece una truffa ai danni dello Stato e dell’Unione europea per un importo pari a mezzo milione di euro. Sei persone sono state denunciate, tra di loro anche funzionari pubblici.

L’associazione temporanea di imprese aveva ricevuto dalla Regione, attraverso la stipula di una convenzione, l’approvazione per realizzare un progetto che prevedeva un percorso formativo per seicento operatori scolastici. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che, ottenuti i fondi, i corsi sono stati realizzati solamente in parte e con un numero inferiore di partecipanti rispetto a quanto stabilito e pagato dalla Regione. 

Dagli accertamenti dei finanzieri infatti, è emerso che ben poche persone rispetto alle seicento dichiarate avevano preso parte al corso per la nascita di una coscienza democratica e legalitaria. Dalle verifiche contabili gli investigatori hanno scoperto una serie di costi ingiustificati ed attribuiti allo stesso corso di formazione.

Dopo aver analizzato atti e documenti, tra cui anche alcuni conti correnti bancari, la Guardia di Finanza ha individuato fittizi movimenti finanziari finalizzati a giustificare spese non sostenute materialmente ufficializzate addirittura con emissione di regolari assegni. Gli investigatori hanno trovato anche fatture non idonee a sostenere il legittimo pagamento dei compensi di due delle sei persone denunciate. Gli indagati sono stati segnalati anche alla Corte dei Conti per danno erariale.

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