Il gettito Iva è aumentato del 3,2% ma hanno pesato in negativo le imposte dirette Irpef e Ires. Gettito di 1,7 miliardi per l’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia. Dall'attività di accertamento e controllo 681 milioni. Saliti di mezzo miliardo gli introiti da trattenute sugli utili e tassazione delle rendite finanziarie
Entrate fiscali in lieve calo tra gennaio e agosto 2014, nonostante l’andamento positivo degli incassi dalla lotta all’evasione. Gli introiti dello Stato sono stati, nel complesso, di 266 miliardi, 1 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un calo dello 0,4 per cento. Il gettito Iva è aumentato del 3,2%, ovvero di oltre 2,1 miliardi di euro, rispetto ai primi otto mesi del 2013. Ma hanno pesato in negativo le imposte dirette, il cui gettito complessivo è stato di 142,6 miliardi, 5,1 in meno rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono diminuiti sia il contributo dell’Irpef sia quello dell’Ires. In particolare, l’imposta sui redditi delle persone fisiche segna una variazione negativa di 928 milioni a causa del calo delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato e pubblico e degli autonomi, solo parzialmente compensati dall’aumento dei versamenti in autoliquidazione.
Per l’Ires il calo è particolarmente drastico (-3,5 miliardi, pari al 18,7% in meno) perché l’anno scorso banche e assicurazioni, come previsto dal Dl Imu-Bankitalia, hanno sborsato di più per l’acconto, portato al 130%, e di conseguenza quest’anno hanno pagato di meno a saldo. Registra poi un gettito di 1,692 miliardi l’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, mentre ammonta a 236 milioni di euro quella sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni.
Cresce poi di 465 milioni, +110,7%, il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto sia dell’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014 sia dell’aumento al 26% dell’aliquota sui redditi di natura finanziaria. Quanto agli introiti dalla lotta all’evasione fiscale e dall’attività di accertamento e controllo, l’aumento è stato del 14,2%, pari a 681 milioni di euro.
Quanto alle imposte indirette, quella di bollo decresce del 3,9% (-248 milioni di euro) per effetto della variazione negativa di 695 milioni di euro dell’imposta speciale sulle attività finanziarie scudate dovuta al passaggio dell’aliquota di imposta dal 13,5 per mille per il 2013 al 4 per mille del 2014. Aumenta invece di oltre 1 miliardo (+6,8%) il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, principalmente per effetto dell’abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra le imposte erariali. Crescono anche gli introiti dell’accisa sul gas naturale per combustione (+451 milioni) e di quella sull’energia elettrica. Le entrate tributarie relative ai giochi aumentano, ma solo dello 0,5%, pari a 36 milioni di euro.