Erika, una ragazza 27 anni, stava camminando su una ciclabile in provincia di Monza e Brianza. E' stata raggiunta da un pallino in ricaduta. La guarigione complicata dalla gravidanza
Un cacciatore spara, manca la preda e colpisce all’occhio una ragazza incinta che sta camminando sulla pista ciclabile. E’ successo il 27 settembre lungo il tratto che collega la città di Saronno con la frazione del piccolo comune di Ceriano Laghetto, in provincia di Monza e Brianza, dove la donna di 27 anni vive assieme al compagno. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta sul fatto e, anche se la dinamica è ancora da accertare, sembra che l’episodio sia da attribuire ad un cacciatore. Vista l’assenza di testimoni, però, non sarà facile individuare il responsabile.
A colpire Erika, in dolce attesa da 11 settimane, è stato un pallino di carabina in ricaduta, che l’ha raggiunta dopo essere già esploso forse verso una preda, evidentemente mancata. La giovane, che ha sporto denuncia contro ignoti, ha raccontato di avere sentito un dolore improvviso ad un occhio, senza capire esattamente cosa le fosse successo. La piccola sfera metallica è stata individuata una volta arrivata in ospedale, dove la donna è stata medicata. Inizialmente si temeva che potesse perdere la vista, ma a distanza di dieci giorni i medici sono più ottimisti. Il percorso per la guarigione, però, non sarà né breve né semplice perché, vista la gravidanza, la ragazza non può essere sottoposta ad esami radiografici e assumere diversi medicinali.
Anche il sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, era intervenuto sulla vicenda dalla sua pagina facebook, augurandosi che venisse presto accertata la responsabilità di quanto accaduto.”Erika, mentre camminava di buon mattino lungo la pista ciclabile tra Ceriano e Saronno è stata colpita all’occhio da un ‘pallino’ sparato da un cacciatore, che non rispettava le regole”. E ancora: “Ognuno di noi avrebbe potuto essere al posto di Erika. Preghiamo tutti perché ciò non accada e affinché sia fatta giustizia!”. Un post a cui se n’è aggiunto un altro domenica 5 ottobre: “Ho incontrato Erika – ha scritto Cattaneo -. Fortunatamente l’occhio migliora”. Poi ha concluso: “Vuole giustizia, che sia trovato il cacciatore che, non rispettando le regole, ha messo in pericolo la sua vita e quella del suo piccolo”. È periodo di caccia e, come ogni anno, si registrano incidenti più o meno gravi spesso causati dai patiti della doppietta che scelgono di dare fuoco alle polveri troppo vicino alle zone urbanizzate. Le regole esistono e sono molto dettagliate, per evitare problemi basterebbe rispettarle”.