Era ora. Finalmente un passo avanti per Cagliari e per i suoi tifosi. Per la Sardegna. Niente di tangibile, solo un accordo che però riaccende le speranze dei sardi dopo la telenovela Sant’Elia. La società guidata dal presidente Tommaso Giulini ha firmato una collaborazione con Sky Italia per il completamento dello stadio, impianto da anni al centro di numerose polemiche.

Prima il restyling nel 2000, poi l’inagibilità dichiarata dalla Commissione Provinciale di Vigilanza nel 2012, la conseguente scelta di Trieste e dell’Is Arenas, che si rivelò poi inadeguata, e infine una serie di arresti con l’accusa di tentato peculato e falso ideologico proprio in relazione ai lavori per l’adeguamento dell’impianto di Quartu Sant’Elena. Una situazione che ha danneggiato la città, la Sardegna e i supporter rossoblù. L’accordo vede da una parte Sky a supportare il club e le sue strutture, d’altra parte una serie di azioni commerciali della società Cagliari mirate all’incremento della customer base Sky sul territorio, visto che Cagliari-Sestu è una delle tre sedi dell’azienda, in cui risiede il principale centro di customer care, e conta oltre mille dipendenti.

Con il supporto dell’emittente satellitare sarà ricostruita la Curva Sud, il tassello mancante per arrivare a una capienza di 16 mila posti, che potrebbe essere pronta per dicembre. Il progetto è stato già approvato dalla commissione provinciale di vigilanza. Si aspetta solo il via libera dopo gli interventi di collaudo. L’obiettivo è quello di aprire il settore in tempo per la sfida Cagliari-Juventus, in programma il 18 dicembre. Era ora. Era ora. Finalmente un passo avanti. Si spera.

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