Musica

Morrissey: “Ho il cancro ma non ho paura. Mi riposerò quando sarò morto”

"Al momento mi sento bene. Mi rendo conto che in alcune interviste recenti non ho un bell'aspetto ma queste sono le conseguenze della malattia. Non voglio stare a preoccuparmene: mi riposerò quando sarò morto", così l'ex leader degli Smiths racconta a El Mundo della sua battaglia contro la malattia. Il cantante sarà in tour in Italia da metà ottobre

di RQuotidiano

“Se devo morire morirò, altrimenti resterò vivo. Al momento mi sento bene. Mi rendo conto che in alcune interviste recenti non ho un bell’aspetto ma queste sono le conseguenze della malattia. Non voglio stare a preoccuparmene: mi riposerò quando sarò morto”, così Morrissey, ex leader degli Smiths, racconta a El Mundo della sua battaglia contro il cancro. Durante l’ultimo anno e mezzo è stato ricoverato quattro volte per l’asportazione di tessuti neoplastici ma questi stop ripetuti non lo hanno portato a decidere di “fermarsi”: Morrissey è deciso a continuare il suo tour europeo (sarà in Italia a metà ottobre)  e sta per far uscire il suo primo romanzo. “Con un po’ di fortuna pubblicherò il mio libro l’anno prossimo – ha dichiarato – così potrò smettere di cantare per sempre, facendo felice un mucchio di gente”.

“Ho un’età – ha aggiunto il cantante durante l’intervista a El Mundo – nella quale dovrei smettere di fare musica. Molti compositori di musica classica sono morti a 34 anni. Io sono ancora qui e nessuno sa cosa fare, con me”. Il cinquantacinquenne inglese terrà un concerto a Madrid il 9 ottobre per poi proseguire in tutta Europa il tour promozionale del suo ultimo album, World Peace is none of your business. Moltissimi i messaggi di solidarietà sui social network: “Sei stato una parte importante della mia vita per più di una decade – scrive una fan americana – ti auguro il meglio. Ti voglio bene.”

E’ uscita lo scorso anno l’autobiografia del cantante, Autobiography, ed è stata subito un caso editoriale: 37mila copie vendute solo nella prima settimana di pubblicazione. Secondo il Guardian si tratta di un libro “molto più vitale e poetico di quanto ci si possa aspettare dalla biografia di una rock star”: adolescenza, storia degli Smiths e delle band che li hanno influenzati, aneddoti, circostanze in cui sono nate alcune canzoni, disco migliore degli stessi Smiths, secondo Morrissey. “Nel 2013 ho pubblicato Autobiography e ha avuto più successo di qualsiasi cosa abbia mai registrato”, ha commentato ironicamente il cantante.

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