“Nei miei confronti vessazioni. Dopo venti anni di servizio subisco un demansionamento, non so se si tratti di mobbing ma è un comportamento che va censurato“. Parla Gregorio De Falco, il Comandante che intimò a Schettino di tornare a bordo della Concordia durante il naufragio. L’uomo del “Torni a bordo cazzo“, ora attacca il direttore marittimo per il suo trasferimento dalla sezione operativa a quella amministrativa. Udito in Commissione Lavori Pubblici del Senato, il Comandante di Fregata delle Capitanerie di porto non accetta quella che considera una destituzione: “Non farò la segretaria dopo venti anni di servizio”. De Falco individua il trasferimento nella famosa frase urlata a Schettino la notte della tragedia: “E’ quella la causa, non ci sono altri motivi perché non c’era modo migliore per condurre le operazioni. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, lo confermano anche i naufraghi. Quello che voglio è un incarico di utilità sociale, non mi interessa se operativo o amministrativo. Per il momento sono in ferie perché nel nuovo ufficio non c’è niente da fare” di Annalisa Ausilio
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