Tensione a Palazzo Madama durante le votazioni sulle modifiche al calendario deciso a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo per la fiducia sul Jobs act. La principale variazione riguardava la proposta di spostare le dichiarazioni di voto sulla fiducia a domani, mentre le richieste, avanzate dalle opposizioni, venivano respinte. Lega Nord, M5S e Forza Italia protestano perché il maxiemendamento presentato dal Governo sarebbe diverso dal testo approvato in commissione. Proteste veementi verso i banchi della Presidenza dove si trovava il presidente del Senato Pietro Grasso, dove sono stati lanciati fogli, libri e alcuni senatori hanno occupato i banchi (vuoti) del governo  di Manolo Lanaro

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Jobs Act, minoranza Pd si arrende e vota la fiducia: “Un diktat e ultimatum di Ncd”

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