Politica

Jobs Act, minoranza Pd si arrende e vota la fiducia: “Un diktat e ultimatum di Ncd”

Ecco il documento stilato dalla minoranza Pd sul Jobs Act, accompagnato dalle firme di 26 senatori e 9 deputati, membri della Direzione Pd, ed è stato presentato nella sala stampa del Senato dalla Senatrice Pd Maria Cecilia Guerra: “Voteremo la fiducia al Governo, ma il ricorso alla fiducia interrompe il dibattito parlamentare e rappresenta le difficoltà del Governo nel permettere un confronto in Parlamento della maggioranza. “L’esito della votazione è scontato – dichiara Stefano Fassina, deputato Pd -, ma reputo grave la fiducia posta dal Governo su temo. Si è prodotta una frattura profonda nel Pd e una ferita al parlamento perché si vota una fiducia in bianco. Fiducia alla Camera? Sarebbe di una gravità inaudita e io credo che già su questa fiducia il presidente della Repubblica dovrebbe prestare grande attenzione”. “Alcuni dei nostri emendamenti sono stati accolti nel maxiemendamento del Governo, quindi sono stati fatti passi avanti – secondo il senatore bersagliano Miguel Gotor -, ma su questo tema del lavoro abbiamo subito diktat ed ultimatum da parte di Sacconi e del Nuovo Centrodestra, verso il quale non abbiamo la necessaria autonomia politica nonostante i numeri ed i rapporti di forza. Questa fiducia è un atto d’imperio” di Manolo Lanaro