Red Bull non “mette le ali” e dovrà pagare una multa di 13 milioni di dollari per pubblicità ingannevole. Il gruppo austriaco che produce la bevanda energizzante ha patteggiato negli Usa la cifra richiesta nell’ambito di una class action che contestava quanto dichiarato nello spot, ossia che il drink migliora la concentrazione e la velocità di reazione. Chi ha fatto causa si è appellato alla mancanza di un supporto scientifico e all’uso forviante di parole come “ali” e “dare la carica” che darebbero ai consumatori l’impressione, solo apparente, di ricevere un rafforzamento psico-fisico.
In una breve nota Red Bull conferma di aver scelto la via della transazione “per evitare un lungo e caro iter giudiziario negli Usa. Il marketing di Red Bull – sottolinea il gruppo – è sempre stato umoristico, veritiero e corretto”. La class action ha contestato, però, l’assenza di una dimostrazione scientifica anche per le affermazioni dell’azienda che, sempre tramite uno spot, affermava che la Red Bull conterrebbe più caffeina di qualsiasi altra bevanda energetica o di svariate tazze di caffè.
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Red Bull non mette le ali. L’azienda paga 13 milioni di dollari per spot ingannevole
Una class action americana contro lo spot della bevande energetica: "Nessun fondamento scientifico sul fatto che dia la carica, uso forviante delle immagini e dello slogan"
Red Bull non “mette le ali” e dovrà pagare una multa di 13 milioni di dollari per pubblicità ingannevole. Il gruppo austriaco che produce la bevanda energizzante ha patteggiato negli Usa la cifra richiesta nell’ambito di una class action che contestava quanto dichiarato nello spot, ossia che il drink migliora la concentrazione e la velocità di reazione. Chi ha fatto causa si è appellato alla mancanza di un supporto scientifico e all’uso forviante di parole come “ali” e “dare la carica” che darebbero ai consumatori l’impressione, solo apparente, di ricevere un rafforzamento psico-fisico.
In una breve nota Red Bull conferma di aver scelto la via della transazione “per evitare un lungo e caro iter giudiziario negli Usa. Il marketing di Red Bull – sottolinea il gruppo – è sempre stato umoristico, veritiero e corretto”. La class action ha contestato, però, l’assenza di una dimostrazione scientifica anche per le affermazioni dell’azienda che, sempre tramite uno spot, affermava che la Red Bull conterrebbe più caffeina di qualsiasi altra bevanda energetica o di svariate tazze di caffè.
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Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Al referendum sul Jobs act voterò sì, ma non abbiamo chiesto abiure a nessuno rispetto al passato". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io candidata premier? C'è tempo, intanto costruiamo la coalizione e il progetto condiviso per l'Italia". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sembra che parliamo di cose astratte o di fantasie ma le alleanze le abbiamo già fatte e abbiamo vinto due elezioni in Regioni in cui governava la destra, costruendo una coalizione attorno a un programma di cose concrete". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita, a proposito del centrosinistra.
"Sento anche io questo ritornello dell'opposizione che manca, ma non tiriamoci più sfiga di quella che c'è. Lavoriamo per unire le opposizioni su cose concrete. In Parlamento sono più le cose che votiamo insieme di quelle che su cui dividiamo", ha spiegato la leader del Pd.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria, ce lo chiede la gente. Rispetto il dibattito di questi giorni, l'aspetto positivo è che siamo tutti d'accordo sul fatto che non può andare come l'altra volta. Ma prima degli accori tattici ho una ambizione più alta, unire su una prospettiva comune l'Italia che vuole mandare a casa la destra". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul dibattito innescato dalle parole di Dario Franceschini.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "L'attacco giudiziario è un altro modo di Giorgia Meloni di spostare l'attenzione dall'economia che è ferma, dalla produzione industriale che cala da 20 mesi, dai salari che calano. Cosa sale, mentre la Meloni cerca di farci parlare d'altro? Le accise, le liste d'attesa, le bollette". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita parlando del caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Una vergogna, dichiaravano guerra ai trafficanti in tutto il globo terracqueo, hanno fatto il rimpatrio più veloce della storia d'Italia. Meloni deve riferire in aula, si fa vedere solo suo social. La devono smettere di scappare, devono spiegare". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Stupiscono le critiche superficiali alle dichiarazioni dell’onorevole Giovanni Donzelli. Le polemiche che imperversano non aiutano la coalizione anche se capisco sono frutto della passione e la gratitudine verso il grande leader che è stato Berlusconi". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, coordinatore della Direzione nazionale di Fratelli d'Italia.
"Le dichiarazioni di Donzelli invece sono un'analisi elettorale, perché la figura di Berlusconi non è in discussione per nessuno di noi in Fdi; molti hanno militato nel Pdl e molti provengono da Forza Italia. Egli ha conquistato un posto nella storia, è stato il leader della coalizione e ognuno di noi è riconoscente alla sua opera e alla sua azione", ha continuato Cirielli.
"Donzelli ha fatto solo un esame quantitativo. Prima della discesa in campo di Berlusconi nelle comunali del 1993 di Napoli e Roma, il MSI aveva raccolto oltre il 30%; con la discesa in campo di Forza Italia nel 1994 - pochi mesi dopo - il Msi scese al 13.5% -precisa Cirielli-. Se questa è storia, è altrettanto un fatto storico che grazie a Berlusconi nacque la Destra di Governo. La coalizione che seppe mettere in campo e che solo lui poteva creare ancora oggi, con la guida di Giorgia Meloni, è protagonista. Di questo gli saremo grati per sempre".